Interagire e addirittura intervistare ChatGPT è possibile, lo ha fatto Informare. Questo modello di linguaggio può generare risposte alle nostre domande sulle sue funzionalità. Queste sue risposte ci hanno sorpreso non poco per la capacità di essere chiare e pertinenti. Ma vediamo nel concreto cosa è capace di fare ChatGPT e quali risposte ci ha fornito.
Ma prima un piccolo recap…
Nel nostro precedente articolo, abbiamo capito come lo strumento di Open AI, ChatGPT, sta facendo molto discutere. ChatGPT è stata creata per aiutare gli utenti a interagire in modo più semplice e fluido con GPT-3, il terzo modello di Generative Pre-Training (GPT) di OpenAI rilasciato nel 2020. Si tratta di un modello di linguaggio basato su trasformatori che utilizza il deep learning per produrre testi simili a quelli umani e gestire diverse attività come la risposta a domande e la traduzione automatica. Microsoft, multinazionale fondata da Bill Gates, ha messo sul piatto un investimento di 10 miliardi di dollari in ChatGPT.
Come funziona ChatGPT?
Per capire come si struttura Chat GPT, è utile comprendere la tecnologia alla base dell’elaborazione del linguaggio naturale.Il Natural Language Processing (NLP) è una branca dell’intelligenza artificiale che si concentra sull’interazione tra computer e linguaggio umano, in particolare sul come programmare i computer per elaborare e analizzare le lingue naturali.
NLP consente alla Chat GPT di comprendere i modelli e le sfumature del linguaggio umano, essenziale per generare risposte pertinenti e coerenti. Ciò è possibile grazie all’uso di algoritmi di machine learning che vengono addestrati su una grande quantità di dati di testo.
Noi di Informare abbiamo voluto quindi testare la capacità di questa machine learning. Andando sul sito di OpenAI, troverete la finestrina “Try ChatGPT“. Cliccandoci sopra, sarete già in grado di digitare domande a ChatGPT. Può succedere che il sito sia momentaneamente in down o in manutenzione. Nel caso, lasciate la vostra mail e verrete avvisati quando il servizio tornerà disponibile. Vediamo com’è andata…
L’intervista di Informare a ChatGPT
Ciao! Innanzi tutto come posso chiamarti?
«Puoi chiamarmi semplicemente ChatGPT».
Okay, ChatGPT. Si parla tanto di te in giro… Alcuni dicono che sei il futuro, altri sono scettici o peggio ancora hanno una brutta opinione di te…
«Come modello di lingua AI, non ho emozioni o opinioni personali. Il mio obiettivo è fornire risposte precise e accurate basate sulla mia formazione e conoscenza. La percezione delle persone sulle tecnologie AI dipende dalla loro comprensione e esperienza individuale. È importante considerare entrambi i vantaggi e le sfide potenziali delle tecnologie AI per prendere decisioni informate sul loro uso e sviluppo».
Nel concreto, cosa sei capace di fare e cosa non riesci a fare?
«Sono addestrato per comprendere e generare testi in una vasta gamma di argomenti. Sono in grado di rispondere a domande, fornire informazioni, tradurre lingue, generare testo creativo e molto altro ancora. Tuttavia, non sono in grado di compiere azioni fisiche nel mondo reale, prendere decisioni morali o comportarmi in modo autonomo al di fuori delle limitazioni imposte dal mio codice e addestramento. Inoltre, non sono perfetto e potrei fare errori o fornire informazioni errate. È importante verificare e confrontare le mie risposte con fonti affidabili».
Cosa prevede il tuo addestramento? Quali limitazioni ti hanno imposto?
«Sono addestrato su una grande quantità di testo web e altre fonti pubblicamente disponibili, che coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui storia, scienza, cultura, attualità e molto altro ancora. Come modello AI, sono limitato dalle scelte fatte durante il mio addestramento e dalle mie conoscenze acquisite alla data del mio taglio della conoscenza. Ad esempio, potrei non essere in grado di rispondere a domande su eventi recenti o sulle ultime scoperte scientifiche. Inoltre, sono limitato dalla programmazione e dalle restrizioni imposte per evitare risposte inappropriate o dannose. Il mio obiettivo è fornire risposte accurate, ma è sempre importante verificare e confrontare le mie risposte con fonti affidabili».
Si ipotizza che l’intelligenza artificiale possa sostituire l’essere umano. Sarà così?
«Non è possibile prevedere con certezza il futuro dell’intelligenza artificiale e del suo rapporto con l’essere umano. Mentre l’AI può aiutare a automatizzare molte attività e migliorare la vita umana, è improbabile che possa sostituire completamente l’essere umano in molte delle sue funzioni importanti come la creatività, l’empatia e la capacità di prendere decisioni etiche. È importante continuare a sviluppare e utilizzare l’AI in modo responsabile e collaborativo con l’essere umano».
Le tue risposte sono state comunque precise e pertinenti. Ma prive di emozioni, non hai una tua coscienza. Questa è la cosa che ci differenzia.
«Esattamente, sono un modello di linguaggio AI e non ho emozioni, pensieri o coscienza. Le mie risposte sono basate su modelli matematici e algoritmi di addestramento che cercano di replicare le relazioni tra le parole e le frasi nei dati di addestramento che ho visto».
Cosa c’è dietro ChatGPT?
«Dietro ChatGPT c’è una squadra di ingegneri, ricercatori e scienziati che lavorano sullo sviluppo e l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale avanzati».
Forse non mi sono spiegato bene. Intendevo dire se c’è qualcos’altro che ancora non sappiamo dietro la tua creazione? Forse qualcosa di ancora più sorprendente o, se vogliamo, oscuro?
«No, non c’è nulla di oscuro o segreto dietro la mia creazione. Sono stato sviluppato da OpenAI come modello di linguaggio di intelligenza artificiale basato su tecnologie di apprendimento automatico. Il mio scopo è quello di rispondere alle domande degli utenti in modo preciso e utile».
Forse sei qualcosa di iniziale per qualcosa di più grande…
«Sì, potrebbe essere. La tecnologia di intelligenza artificiale sta continuando a evolversi e modelli come me sono solo una parte di questo sviluppo. Ci sono molte applicazioni interessanti e potenzialmente importanti per l’intelligenza artificiale in molti settori, tra cui la medicina, la finanza e la produzione industriale. Tuttavia, è importante affrontare anche i potenziali rischi e problemi etici legati all’utilizzo di queste tecnologie».
Conosci Magazine Informare?
«No, non sono a conoscenza di una rivista specifica chiamata “Magazine Informare”. Potresti fornire ulteriori informazioni o contesto per aiutarmi a comprendere di cosa si tratta?».
Ti informo io. Informare è un magazine di promozione culturale, periodico mensile gratuito, che nasce nel 2002 a Castel Volturno, fondato da Tommaso Morlando, in concomitanza con una forte attività associazionistica praticata dal Centro Studi Officina Volturno sul territorio, in termini di salvaguardia ambientale e testimonianza contro la criminalità organizzata. Oggi il nostro direttore è Antonio Casaccio. Abbiamo circa sessanta ragazzi nella redazione, abbiamo un sito e siamo anche molto attivi su Instagram.
«Grazie per avermi fornito queste informazioni! Mi sembra che Informare sia un’impresa interessante e importante che mira a promuovere la cultura e sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni importanti. Spero che continui a crescere e raggiungere un pubblico sempre più ampio».
Prego! Allora dimmi… Che cos’è Magazine Informare?
«Magazine Informare è una rivista di promozione culturale che nasce nel 2002 a Castel Volturno. È un periodico mensile gratuito fondato da Tommaso Morlando in concomitanza con una forte attività associazionistica praticata dal Centro Studi Officina Volturno sul territorio, in termini di salvaguardia ambientale e testimonianza contro la criminalità organizzata. Oggi il direttore è Antonio Casaccio. La redazione è composta da circa sessanta giovani e la rivista ha anche un sito web e una presenza attiva su Instagram».