Il tema dell’inconscio da sempre risulta il centro di numerosi dibattiti e trova la sua massima espressione attraverso l’arte.
Durante i secoli il pensiero occidentale ha posto al centro l’intelletto umano. Basta pensare alla scala evolutiva e trovare sul gradino più alto l’uomo, proprio perché è l’unico ad essere dotato di ratio a differenza di altri esseri viventi. Con l’Umanesimo giungiamo al culmine dell’esaltazione della Ragione, che si rafforza ancora di più grazie alle numerose scoperte scientifiche e alla rivoluzione industriale.
Così, perveniamo ai giorni nostri, con mezzi avanzati ed automatizzazione del lavoro che avrebbero dovuto condurci alla soluzione di numerose problematiche e, invece ? Assistiamo ad un fenomeno opposto. Ci troviamo “vittime” dell’industrializzazione e del consumismo e questo non ci rende forti, ma al contrario, deboli. Dove, allora, è stato commesso l’errore? La causa principale è da ricercarsi nella forma mentis dell’uomo occidentale, che da sempre ha visto il suo punto forte nel potere della mente razionale. Come si spiegano, allora, i numerosi fenomeni che accadono sotto la guida della mente inconscia e che determinano il corso della nostra vita?
Il potere nascosto dell’inconscio
La mente inconscia ha la facoltà di essere nascosta ed occulta ma è proprio lei a dare la direzione alle nostre azioni. Spesso, la sua importanza nell’evolversi del corso di vita viene sottovalutata e trascurata. Nel XIX secolo, in risposta a forti crisi e al dissidio interiore dell’essere umano, nasce la Psicoanalisi di Freud che mette alla luce l’inconscio e rivoluziona la visione tradizionale della mente umana. Ora, siamo sufficientemente informati e consapevoli del vitale compito della parte “nascosta” eppure, ci troviamo sempre più lontani dall’essenza. Occorre recuperare la parte “persa” nei secoli ed introdurre nella nostra vita le attività che possano stimolare la mente non conscia.
L’arte come forma di terapia
L’arte è, senza dubbio, uno dei mezzi più efficaci nell’esplorazione dell’inconscio e, spesso assume il potere terapeutico. Da questo presupposto nasce l’arte de “Lo Scarabocchio” che ha la nobile funzione di far parlare l’inconscio attraverso il gesto libero dal condizionamento razionale. Questa affascinante idea, dal punto di vista artistico e psicanalitico, nasce da Simona Giglio, l’artista napoletana laureata all’Accademia delle Belle Arti. La sua spiccata sensibilità e la dote naturale di estrarre le forme dallo scarabocchio apparentemente insensato, unite alla competenza artistica, danno vita ad un’opera d’arte che è frutto di comunicazione intima tra l’artista e l’artefice dello scarabocchio. Ciò che affascina di più è l’empatia che si crea tra le due figure e il ruolo dell’artista/terapeuta che, attraverso la sua arte, mette in comunicazione il soggetto con il proprio inconscio.
Cos’è lo scarabocchio ?
Lo scarabocchio non è altro che andamento libero del pensiero sulla carta attraverso la mano ed una penna. Sembra banale che adoperando questi “poveri“ mezzi possiamo metterci in comunicazione con le profonde radici della nostra mente inconscia. Eppure, il groviglio di curve apparentemente insensato, soggetto all’accurata interpretazione, rappresenta i nostri desideri, sogni e ricordi. L’artista Simona Giglio affascina con il suo talento rendendo visibili le figure nascoste e dando loro vita attraverso il gioco di colori puri. Cosi, lo scarabocchio si trasforma in una meravigliosa opera d’arte.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progresso tecnologico incredibile che ha stravolto le forme di comunicazione. Inoltre, ha abbreviato le distanze dandoci l’apparenza di essere in contatto tra di noi. Ma in realtà, il vero contatto è stato perso. Numerose distrazioni, accellerazione del ritmo di vita ci hanno portato al dissidio interiore e al progressivo allontanamento da noi stessi e i nostri cari. È di fondamentale importanza uscire da questo cerchio vizioso e riprendere ciò che ci appartiene.
L’arte di Simona Giglio è senz’altro un’arte nobile, un’emozionante viaggio nei meandri della nostra mente inconscia. Si apre a ventaglio ad una dimensione sociale attraverso il contatto con il pubblico e fusione con altre forme d’arte.
di Marta Krevsun