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Napoli, Federico II: Open day sulla salute mentale

Giovanni Terzi 09/10/2022
Updated 2022/10/08 at 9:23 PM
2 Minuti per la lettura

In data 10 ottobre, presso l’azienda ospedaliera Federico II ci sarà un’importante Open day sulla salute mentale.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II aderirà dunque all’Open day dedicato alla salute mentale promosso da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.

I servizi offerti

Lunedì 10 ottobre saranno offerti un’importante servizio clinico-diagnostico e informativi gratuiti. Questi avranno l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure. Il fine ultimo di ciò aiuterà a superare pregiudizi, stigma e paure legate alle malattie psichiche.

Tra le iniziative promosse dalla neuropischiatria infantile federiciana capitanata dalla professoressa Carmela Bravaccio vi saranno degli incontri in presenza per guidare i genitori ed un info-point per le famiglie collocato al piano terra della pediatria.

Le attività organizzate dal team della Psichiatria guidata dal prof. Andrea De Bartolomeis saranno invece caratterizzati da convegni e colloqui telefonici.

Dunque un convegno sulla piattaforma zoom sul tema delle patologie psichiatriche resistenti ai trattamenti farmacologici, con particolare attenzione alla rilevanza per la medicina di genere, e la disponibilità di colloqui telefonici.

Non è necessaria la prenotazione e tutte le ulteriori informazioni sono consultabili dal sito aziendale www.policlinico.unina.it.

Alcuni dati raccolti

Secondo i dati del Rapporto salute mentale 2021 raccolti dal Sistema Informativo per la Salute Mentale del Ministero della Salute, le persone con malattie psichiatriche assistite dai servizi specialistici nel corso del 2020 sono state 728.338, il 53,6% rappresentato da donne. Nel 2021 si stima, infatti, che in Italia fossero oltre 2 persone su 10 a presentare un disturbo mentale grave o lieve/moderato.

In particolare, a causa della pandemia, secondo la Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, sono stati stimati almeno 150.000 nuovi casi di depressione dovuti soltanto alla perdita di lavoro. Quest’ultima, generata dalla crisi economica in corso. In merito a ciò le donne sono le più predisposte alla depressione e più colpite nell’ambito lavorativo dal Covid-19.

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