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Il Treno sta per partire: un viaggio nel mondo dei controlli in ferrovia

Antonio Di Lauro 06/01/2019
Updated 2019/01/06 at 7:31 PM
5 Minuti per la lettura

Dopo le festività appena trascorse è tempo del bilancio di come sono state passate le giornate in famiglia, ma è anche quello di ritornare alla routine quotidiana fatta di lavoro, per i fortunati che un lavoro ce l’hanno, e di spostamenti per le esigenze più diverse. Dopo l’utilizzo della propria auto per spostarsi, in molti preferiscono il treno soprattutto se si può viaggiare in alta velocità.

I questo senso i dati appresi dal sito della Polizia di Stato ci indicano che sono oltre 1.600.000 i viaggiatori che si servono quotidianamente del treno per i propri spostamenti, più di 3.500.000 le persone che, a vario titolo, frequentano le stazioni e 73.000 i dipendenti delle imprese ferroviarie. Insomma, un fiume di persone che per i più disparati motivi è in viaggio: da quello di semplice e puro piacere a quello dettato dalle necessità. Sono circa 2.700 le stazioni, più di 9.000 i treni viaggiatori e circa 800 i convogli trasportanti merci, che si muovono sugli oltre 16.700 km di linea.

Molteplici sono le società del settore, impegnate nella gestione del servizio di trasporto di persone e merci, interno ed internazionale, e nella custodia e manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. Uno scenario complesso ed in continua evoluzione che richiede professionalità e competenze sempre più spiccate. Durante l’anno appena trascorso, infatti, sono state impiegate 177.493 pattuglie in stazione e 41.320 a bordo treno per effettuare 1.322.107 controlli, durante i quali gli agenti hanno arrestato 1.114 persone e denunciate 8.357. Complessivamente, si parla di 100.658 convogli ferroviari scortati, con una media di circa 276 treni al giorno, e di 13.226 servizi antiborseggio in abiti civili, sia nelle stazioni che sui convogli.

Per non citare i quasi 3000 controlli nei centri di raccolta e recupero metalli per il contrasto ai furti di rame che, in ambito ferroviario, spesso causa ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori. Sono stati recuperati oltre 24 t di rame proveniente dai furti, arrestate 24 persone e indagate 113.

Il fenomeno criminale è risultato ridimensionato, con un calo di furti del 6% ed una riduzione delle quantità di rame sottratte del 50% rispetto allo scorso anno. Questo il ruolo svolto dalla Polizia Ferroviaria, una branca della Polizia di Stato impegnata a garantire la sicurezza dei viaggiatori e dell’infrastruttura ferroviaria, la prevenzione e repressione dei reati e la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, la cui esclusività di tali competenze è stata recentemente ribadita nel decreto legislativo attuativo della l. 124/2015, cd. “legge Madia”.

Una squadra di 4.400 operatori che dislocati in 17 Sezioni, 24 Sottosezioni e 143 Posti, cercano di aumentare la percezione di un viaggio sicuro anche se, purtroppo, non sempre è possibile. Infatti, la cronaca ci segnala che molte volte sono gli stessi ferrovieri e operatori della sicurezza ad essere vittime di reazioni violente da parte di passeggeri che, talvolta, reagiscono con violenza ad una semplice richiesta di biglietto e/o a fornire le proprie generalità nel caso ne fossero sprovvisti. Nonostante le statistiche legate ai dati/reati confermino che un’ampia parte delle aggressioni trova una risposta in termini di individuazione dei responsabili, non si riesce a trasformare, in positivo, quella sensazione che generalmente si avverte sul versante della sicurezza percepita.

Probabilmente, tutto ciò è anche dovuto alla cronica carenza di personale che non permette un più capillare controllo in ambito ferroviario, a bordo treno come presso gli scali. A tal riguardo, infatti, la regione Lombardia sta lavorando ad una legge per trasformare i lavoratori del trasporto pubblico lombardo in funzionari di polizia amministrativa per offrire una tutela in più dalle aggressioni su strada e lungo i binari. Tale modello è quello appena adottato dalla Regione Lazio, che a sua volta, ha raccolto una sollecitazione arrivata dal sindaco di Roma Virginia Raggi: un testo di legge regionale che ha permesso di nominare agenti di polizia amministrativa i primi 600 autisti e controllori dell’Atac, l’azienda di trasporto pubblico della capitale. Restiamo in attesa di vederne gli sviluppi e speriamo non faccia ritardo!

di Antonio di Lauro

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