Continua il sogno azzurro in Champions League: due reti all’andata e tre al ritorno condannano l’Eintracht Francoforte portando il Napoli ai quarti di finale. La prima volta delle sua storia, ma questo è l’anno delle cose impossibili, dei sogni irrealizzabili.
Si conferma la netta superiorità del Napoli fin dal primo minuto: i tedeschi praticamente sopraffatti dalla manovra azzurra non hanno potuto fare molto. Stasera gli azzurri sono volati e caduti rovinosamente per i duri falli che hanno subito, ma non si sono fermati: il loro ritmo pressante e la manovra avvolgente ha lasciato davvero pochissime occasioni di respiro e allungo per l’Eintracht.
Il Napoli dei record e dei supereroi
La prima volta della sua storia: ben tre volte il Napoli ha provato a superare lo scoglio degli ottavi. Brucia ancora la rimonta del Chelsea nel 2011/12 che poi vincerà la Coppa. Nel 2016/17 sarà il Real Madrid ad infliggere due sconfitte al Napoli che usciranno a testa alta ma delusi. Ultimo in ordine cronologico proprio l’hanno del Covid: con l’andata giocata il 25 febbraio (pochi giorni prima dello stop mondiale) ed il ritorno l’8 agosto è stato il Barcellona a bloccare il cammino degli azzurri.
Ma quest’anno suona un’altra musica e questo Napoli non si fa fermare da nessuno. La squadra è in fiducia e lo dimostra il suo cammino stagionale. In Campionato è capolista solitaria con ben 18 punti di vantaggio sulla seconda. Tutti aspettavano il crollo della squadra che non è mai arrivato e adesso è partito il toto scudetto solo per capire in quale giornata la matematica lo ufficializzerà.
Merito di un allenatore che ha capito squadra, tifosi e società. Il primo dei supereroi, gli altri giocano in campo guidati da una coppia d’attacco forte come pochi.
Una vittoria corale a cui tutti hanno partecipato
Dopo un primo tempo equilibrato solo nel risultato, durante il quale il Napoli ha praticamente dominato, le retrovie tedesche non sapevano più come fermare gli azzurri. Da qui la necessità di atterrare i giocatori azzurri con falli al limite del consentito. Ecco che Osimhen ha deciso che non potendo segnare in corsa sarebbe stato meglio farlo in aria, ed ha volato! Quanto abbia saltato, da fermo, alla fine ce lo diranno le statistiche. Chi ha guardato la partita dal divano non lo vedeva riscendere: ha galleggiato in aria insaccando la palla di testa alle spalle di Trapp.
Ma tutto è partito da una magia di Lobotka che apre per Politano a sinistra, cross di quest’ultimo preciso sulla testa di Victor che non perde l’occasione. Il primo tempo si chiude col vantaggio azzurro e il pensiero vola al traguardo che diventa sempre più alla portata.
Il secondo tempo si riapre esattamente allo stesso modo: forte del vantaggio il Napoli ha accelerato affondando colpi su colpi. Il duello personale tra Kvaratskhelia e Trapp ha continuato a catalizzare l’attenzione. Non ha trovato il gol stasera il georgiano ma ha seminato il panico nelle retrovie fino a quando non è uscito. Il raddoppio arriva sempre con il sigillo di Osimhen che ribatte a rete un invito delizioso di Di Lorenzo. Chiude la partita il rigore procurato e realizzato da Zielinski.
Il segreto è l’ambizione e questo Napoli ne ha tanta
Un’interessante intervista al Cholito Simeone ha rivelato il segreto degli azzurri. Al fischio finale hanno festeggiato con i tifosi, ma poi si sono concentrati alla prossima sfida. “Vogliamo di più, guardiamo al prossimo obiettivo“, c’è poca rilassatezza in queste parole ma sicuramente tanta determinazione.
Lo stesso Spalletti ha rimandato al mittente i complimenti di Guardiola che ha indicato il Napoli come la squadra da temere in queste fasi finali del torneo. “E’ un giochino che si fa per mettere pressione“, il mister sa bene che mettere le mani avanti è comodo e serve solo a distogliere l’attenzione. Il suo Napoli continua a testa bassa il suo cammino.
Il Maradona in festa, ma la città è ferita
Il Prefetto non ha permesso la trasferta ai tifosi tedeschi ma questo non li ha fermati dal raggiungere Napoli. Accompagnati dai gemellati tifosi dell’Atalanta, a cui ancora brucia la sconfitta in Campionato, hanno messo a ferro e fuoco la città. Scrivendo una pessima pagina di calcio e lasciando dietro di sé una scia di danni e feriti.
Il Capitano Di Lorenzo ha fatto un appello sui social ai tifosi azzurri di non raccogliere le provocazioni, lo stesso ripetuto da mister Spalletti a fine match. Non si giustifica niente, ma è difficile vedere la propria città devastata da teppisti a cui le forze dell’ordine non ha hanno potuto impedire niente. Decisamente una gestione non felice sia da parte delle Istituzioni locali ma soprattutto della Uefa che nulla ha fatto per scongiurare le tensioni tra tifoserie avversarie. Gli stessi tifosi interisti sono stati truffati e lasciati fuori dallo stadio durante il match giocato ieri contro il Porto.