Finisce 2 a 0, il Napoli batte il Venezia e dimostra carattere e determinazione
La prima di campionato si chiude con una vittoria del Napoli sul Venezia per 2 a 0, un match pieno di insidie che si è complicato subito. L’espulsione di Victor Osimhen al 23′ avrebbe potuto determinare la disfatta, ma il Napoli di Spalletti stasera non si è arreso. Una partita giocata in dieci uomini per settanta minuti che ha visto i partenopei padroni del gioco nonostante l’inferiorità numerica.
«E’ bello essere noi! E non ci manca niente, non siamo i portaborse di nessuno», questo il pensiero di Spalletti. Il mister ha dato un’impronta precisa a questa squadra, l’organico a sua disposizione lo soddisfa e non ha nessuna intenzione di fallire la sfida che ha raccolto.
Inferiorità numerica, errori ma anche la forza di non arrendersi
Stiamo imparando ad apprezzare la veemenza di Osimhen, lui deve però imparare a finalizzarla solo col pallone tra i piedi perchè il suo fallo di reazione lo ha portato all’espulsione. Giusta o meno, quest’azione disciplinare lo terrà fuori contro il Genoa e probabilmente contro la Juventus: siamo solo all’inizio ma i punti serviranno tutti e non si possono mettere in discussione da subito.
In campo si deve portare maturità, come quella dimostrata da Lorenzo Insigne che stasera ha saputo sacrificarsi in campo e finalmente comportarsi da leader. Il capitano ha lodato e guidato la squadra, ha sbagliato un rigore ma dopo pochi minuti ha avuto il coraggio di tirarne un altro e di segnare. I suoi compagni hanno guardato a lui nei momenti di difficoltà e che finalmente la squadra abbia un punto di riferimento anche in campo è stato chiaro a tutti.
Una prova corale efficace che ha portato al risultato
E’ nella difficoltà che viene fuori il carattere e stasera il Napoli ha saputo tirare fuori la forza di volontà. Le individualità sono state messe completamente al servizio della squadra, nonostante mancasse un riferimento avanzato non è mancata la manovra avvolgente e la solida difesa ha permesso di trovare lo spazio necessario ad Elmas per chiudere il match al 73′. Sotto osservazione Zielinski che è uscito per infortunio ma anche il rientrato Lozano che non ha mancato di pungere le retrovie venete, suo l’assist per il secondo gol.
La prossima partita contro il Genoa potrà darci la misura di quanto questa squadra sia davvero cresciuta, arbitri permettendo visto che la prima giornata di campionato in generale ha visto più cartellini ed espulsioni che reti segnate!
Ma la differenza l’hanno fatta i tifosi sugli spalti
Lo Stadio Maradona ha rivisto la presenza dei tifosi, l’ultima era stata il 28 febbraio 2020 contro il Torino. Anche se pieno solo al 50%, i tifosi non hanno smesso un attimo di cantare e sostenere la squadra: al 10′ hanno intonato un coro per Diego, non è stato un caso ma l’esordio di un rito che verrà ripetuto ad ogni partita.
I giocatori in campo hanno potuto di nuovo sentire la spinta del dodicesimo uomo, ne hanno assorbito la forza riversandola in campo. Forse il Napoli della scorsa stagione non avrebbe saputo reagire così, ma ormai questa è storia vecchia.
Le nostre pagelle:
Meret 6; Di Lorenzo 7; Manolas 6; Koulibaly 6.5; Mario Rui 6; Fabian 6 (dal 27′ st Gaetano 6); Lobotka 5.5; Zielinski 6 (dal 35′ pt Elmas 7); Politano 6.5 (dal 26′ st Lozano 6); Osimhen 4; Insigne 6.5 (dal 40′ st Petagna sv). All. Spalletti 6.5.