Edit Napoli giunge alla sua terza edizione, e lo fa come sempre dal cuore di Napoli, nel Complesso di San Domenico Maggiore, al centro storico della città, che diviene luogo di incontro di idee, culture, arte, artigianato, design.
Progetto ideato e curato da Emilia Petruccelli e Domitilla Dardi, dedicato al design editoriale si sviluppa come evento fieristico, che affianca alla esposizione fisica, le business room digitali, e quest’anno introduce il nuovo progetto Atlante: un motore di ricerca per buyer, appassionati, architetti, curatori che dalla prossima primavera consentirà di esplorare in rete il mondo del design editoriale e d’autore internazionale. Inoltre, il programma degli EDIT Cult, conduce al fuori-salone, a mostre extra-fiera dove protagonista è la cultura del progetto.
Quattro le location d’eccezione per Edit Napoli 2021, tutte suggestive, luoghi simbolo di cultura per Napoli, sia antica che contemporanea: il Museo del Tesoro di San Gennaro, la Fondazione Made in Cloister, il Museo Civico Gaetano Filangieri e il Teatro San Carlo. La fiera nel Complesso di San Domenico Maggiore sarà visitabile fino ad oggi, 31 ottobre alle ore 19, mentre le mostre saranno visitabili fino al 30 gennaio 2022.
Oltre 80 gli espositori, tra designer indipendenti, autori ed editori di design, creatori e produttori e tra questi, 30 designer emergenti under 30 e brand con meno di tre anni di attività. Tutti individuati attraverso la consueta open call annuale.
“Lo sguardo dell’edizione 2021 è rivolto oltre il confine, con un’attenzione particolare al Mediterraneo”. Mediterraneo nel quale Napoli può essere considerato il cuore: questo secondo le intenzioni delle ideatrici del progetto, come racconta Domitilla Dardi.
Tante le collaborazioni con brand e designer internazionali, come quelle con la Francia, presente in mostra al Teatro San Carlo con brand francese La Manufacture; il Libano che alla Fondazione Made in Cloister presenterà il lavoro di House of Today, un’organizzazione senza scopo di lucro con base a Beirut; l’Olanda che avrà come location l’Archivio di Stato con una mostra, a cura di Lidewij Edelkoort e Charlotte Grün, dedicata alla biblioteca personale dell’artista grafico olandese Anthon Beeke. Inoltre, il Museo Civico Gaetano Filangieri ospiterà la monografica Chest’è di Federico Pepe a cura di Federica Sala. Infine, protagonista di MADE IN EDIT sarà Hybrida di Patricia Urquiola, una collezione di centrotavola realizzati in collaborazione con l’Istituto Caselli che troverà spazio nella Real Fabbrica di Capodimonte. I prototipi realizzati da Patricia Urquiola, saranno battuti a un’asta solidale in collaborazione con Christie’s, e il ricavato sarà devoluto al restauro del giardino interno della scuola di Capodimonte.
Quest’anno per il Seminario, Edit ha avviato una collaborazione importante con l’Ambasciata e il Consolato generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia per la call dedicata ai designer olandesi Young Dutch Titans, che ha visto la partecipazione di designer di Danimarca, Francia, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Svezia e Olanda, paese con una forte tradizione editoriale, con prodotti legati al mondo della fiber e textile art, della ceramica, del legno, del vetro.
Edit Napoli 2021 vi attende dunque, ancora oggi presso il Complesso di San Domenico Maggiore, ingresso da Vico San Domenico Maggiore, 18 e nelle sue sedi satellite disseminate in città. Sotto nel dettaglio, il programma di EDIT Cult e di MADE in EDIT:
- “Antologia del Grafico Anthon Beeke” curato da Lidewij Edelkoort e Charlotte Grün, presso Archivio dello Stato, Piazzetta del Grande Archivio, 5.
- Daniel Kruger solo exhibition in collaborazione con Galleria Antonella Villanova, curato da Marco Bazzini, presso il Museo del Tesoro di San Gennaro, via Duomo, 149.
- La mostra di Stéphanie Moussallem per House of Today, presso la Fondazione Made In Cloister, Piazza Enrico de Nicola, 48.
- La Manufacture, presso il Teatro di San Carlo, via San Carlo, 98.
- “Chest’è” by Federico Pepe, curato da Federica Sala, presso il Museo Civico Gaetano Filangieri, via Duomo, 288.
- “Hybrida” di Patricia Urquiola in collaborazione con Istituto Caselli della Real Fabbrica di Capodimonte, presso il Parco di Capodimonte, con ingresso da Porta Miano.
di Mina Grasso