flava beach

Il Litorale Domitio balla con il Flava Beach: parte la stagione estiva

Stefano Errichelli 05/06/2023
Updated 2023/06/05 at 3:31 PM
5 Minuti per la lettura

Castel Volturno terra di musica, ombelico del mondo e crocevia di culture che si mescolano a ritmo di musica. È una follia. Ebbene proprio da questa visione futuristica e immersiva sono partiti Lello Ferrillo e Fiorenza Troiano, titolari del Flava Beach di Castel Volturno. Tutti li conosciamo per aver portato sul Litorale Domitio la magia del Jova Beach Party, uno spettacolo che ha creato indotto e visibilità per Castel Volturno, terra martoriata da stereotipi negativi e spesso fasulli.

Lello e Fiorenza hanno scommesso qui, portando un’esperienza ultraventennale nell’organizzazione di grandi eventi, con artisti di rilievo internazionale. “Napolindie” è solo l’apripista di una kermesse estive fatta da nomi come Carlo Cox, Joseph Capriati e Capoplaza. Abbiamo intervistato Lello Ferrillo per capire di più del sogno che pian piano stanno realizzando.

Riparte la stagione estiva e il Flava Beach ha subito sfornato un evento di grande musica “Napolindie”, ci racconta da dove nasce quest’idea?

«“Napolindie” è un concetto che rispecchia in pieno la nostra filosofia, basti pensare che tutti gli artisti che parteciperanno all’evento non hanno un’etichetta discografica, ma si autoproducono. Questo messaggio è importantissimo per il nostro concetto di musica e di eventi: portare un sound napoletano, autentico e libero. La lingua napoletana e la città di Napoli in generale stanno vivendo un momento di visibilità senza precedenti, tutti parlano della cultura e del pensiero napoletano. Anche noi attraverso questi eventi vogliamo far passare l’autenticità della cultura musicale napoletana».

Nel corso degli anni il “Flava Beach” si è contraddistinto per la sensibilità musicale, cosa vi ha spinto ad intraprendere questo percorso?

«Per noi la musica per noi è sempre stato un concetto molto intimo e spirituale, è la vera anima del “Flava Beach”, senza di essa tutto quello che abbiamo costruito non ci sarebbe. Il Flava nasce proprio per portare la musica nell’anima delle persone e negli anni abbiamo avuto tanti generi ed artisti, che hanno lasciato delle tracce nella nostra storia».

Il Flava si prepara a portare a Castel Volturno degli artisti internazionali come Carl Cox, che sensazione si prova?

«Per noi è un orgoglio portare qui artisti del calibro di Carl Cox, soprattutto perché sarà l’unica data italiana dell’artista dopo quindici anni dall’ultimo concerto fatto a Napoli. Per raggiungere questi risultati abbiamo lavorato duro per trent’anni, portando qui tante eccellenze».

Una carriera portata avanti fin da ragazzo, sempre con al centro l’organizzazione di eventi unici. Se la sente di fare un bilancio della sua carriera come imprenditore?

«Questo lavoro per me è sempre stato passione e dedizione e nel corso degli anni, l’amore per la musica e gli eventi, mi hanno spinto a farlo sempre nel modo migliore possibile. Negli anni sono riuscito a realizzare degli eventi che hanno attratto migliaia di persone sul territorio, e questo per me è fonte di grande soddisfazione. Per ottenere risultati di questo genere occorre una forte collaborazione da parte delle istituzioni e della politica locale. Quando si ha questa tipologia di eventi, che portano un flusso ingente di persone sul territorio, se manca la collaborazione da parte delle istituzioni è tutto più difficile. Negli anni la situazione è cambiata anche grazie agli effetti della lotta alla criminalità organizzata, che per anni ha inquinato il territorio. A parer mio occorre una politica intelligente, seria e programmatica».

Tra i giganti della musica avente previsto anche uno spazio per i più piccoli con un’area kids. Ci parli di questa iniziativa?

«I più piccoli sono spesso trascurati perché il territorio non riesce ad offrire molto alle giovanissime generazioni, per noi è stato un guanto di sfida. Nel tempo non ci siamo mai interfacciati con una platea più piccola di età, ma una serie di eventi e riflessioni hanno fatto scattare la voglia di proporre un evento dedicato ai più piccoli. Percepire la tranquillità negli occhi dei genitori sapendo che i propri figli sono tutelati e divertiti, rappresenta per noi un motivo di orgoglio».

Condividi questo Articolo
Lascia un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *