Il 26 gennaio, in occasione della giornata della memoria, la Biblioteca Nazionale di Napoli ospita la presentazione di una pubblicazione del 2022 di Edizione la Valle del Tempo. Il titolo è Sul treno con Levi, Il ritorno dal lager nel diario inedito del caporale Arcopinto, edito da Giuseppe Improta. Quest’ultimo è stato docente di materie letterarie nei licei per poi diventare giornalista pubblicista nel 1976. Da allora ha pubblicato riviste e monografie in merito alle problematiche dei deportati nei lager.
Il caporale Arcopinto: la storia
Il caporale Michele Arcopinto, come molti altri soldati che ebbero la fortuna di sopravvivere alla guerra, tornò a casa nel 45. Il suo diario, rimasto inedito fino ad oggi, racconta la storia del ritorno dal lager fino alla propria casa. Sullo stesso treno, che attraversava l’ex Unione Sovietica, c’era un altro personaggio destinato a guadagnare molta fama di lì a poco: Primo Levi. I racconti dei due, che tuttavia non si conobbero, risultano estremamente simili. Le peripezie del ritorno, l’incredulità dell’esperienza appena vissuta, l’incomunicabilità di un male così grande. In entrambi i casi una grande attenzione è dedicata alla cosiddetta “zona grigia”, ovvero quel luogo immaginario in cui si collocano tutte quelle persone che di fronte alla necessità hanno deciso di collaborare con i propri carnefici.
Giornata della memoria: la necessità di scrivere, conservare, archiviare
Tra gli altri motivi che hanno spinto il professor Improta a scrivere questo libro vi è senza dubbio anche la consapevolezza che più il tempo passa meno è possibile affidarsi solo ad una memoria orale e diretta. In un articolo aveva dichiarato: “Ormai in Italia anche gli ultimi protagonisti e testimoni dei dolorosi e tristi eventi seguiti all’8 settembre del 1943 vanno scomparendo. E non sappiamo quanti siano morti a seguito di infezione per Coronavirus nella tragica ultima primavera”. Queste tristi considerazioni però non devono avere un effetto paralizzante: è fondamentale continuare a preservare la memoria. Si può fare ciò redigendo diari, memorialistica, girando documentari. L’importante è non disperdere la memoria, tenendo in considerazione il suo forte valore non solo storico ma anche didattico.
L’intera giornata sarà poi scandita da numerosi eventi in occasione della giornata della memoria. A partire dalla Società nazionale scienze, lettere e arti in via Mezzocannone dove si terrà il convegno «Arte e Shoah. Rappresentare l’indicibile», con a seguire le opere visive delle «statue viventi» con i «Monodialoghi: ai margini del Mondo» di Patrizio Ranieri Ciu presso il museo archeologico, nelle sale della collezione Farnese; infine l’adattamento teatrale di Paola Bigatto e Anna Gualdo di «La banalità del male» di Hanna Arendt nelle sale dell’Albergo dei Poveri.