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Il folle aumento della pasta dal 2022

Giovanni Terzi 27/04/2023
Updated 2023/04/26 at 10:23 PM
3 Minuti per la lettura

Dal 2022 il prezzo medio della pasta ha subìto un considerevole aumento, pari al 25%.

Tra le città italiane con il prezzo più alto di tale bene vi sono:

  • Ancona, la quale figura come la città italiana con il prezzo più alto (2,44 Euro/Kg);
  • Modena (2,41 Euro/Kg);
  • Cagliari (2,40 Euro/Kg);
  • Bologna (2,39 Euro/Kg);
  • Genova (2,38 Euro/Kg).

Cosenza, invece, è la città con il minor prezzo della pasta.

Secondo gli esperti del settore, il prezzo della pasta potrebbe subire un’ulteriore aumento a causa dell’aumento dei costi di produzione, della diminuzione delle scorte di grano e della domanda crescente.

Cause dell’aumento del prezzo della pasta

L’aumento dei costi di produzione è dunque uno dei principali fattori che stanno influenzando il prezzo della pasta. I costi di produzione sono aumentati a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali e dell’energia, che hanno reso più costoso produrre la pasta. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha causato interruzioni nella catena di approvvigionamento, aumentando ulteriormente i costi di produzione.

La diminuzione delle scorte di grano è un altro fattore che sta influenzando il prezzo della pasta. Le scorte di grano sono diminuite a causa delle avverse condizioni meteorologiche e la diminuzione della produzione di grano in alcune parti del mondo. Questo ha portato a una diminuzione dell’offerta di grano.

Peraltro, anche l’eccessiva domanda sta influenzando il prezzo della pasta. La pasta è considerato come un alimento di base in molti paesi.

Che impatto sta avendo la guerra Ucraina-Russia sull’aumento dei beni alimentari?

Un’ulteriore motivazione che spiega l’aumento dei prezzi della pasta è senza dubbio la situazione conflittuale tra l’Ucraina e la Russia.

La Russia detiene il primo posto nel mondo per l’esportazione di grano. L’Italia, come moltissimi altri paesi d’Europa, importa un’importante quantità di grano dalla Russia. A causa dell’attuale guerra tra Russia e Ucraina, e in particolar modo, delle sanzioni da noi inviate verso il Cremlino, l’aumento di beni di prima necessità è stato inevitabile. Le sanzioni fornite dalla non totalità dei paesi mondiali, come abbiamo imparato nel corso della storia, servono ben poco per far collassare totalmente un paese, come in questo caso la Russia. Il Governo italiano dovrebbe comprendere al più presto tale banale considerazione storica, evitando di far aumentare sempre di più i prezzi di svariati beni.

L’aumento del prezzo della pasta dunque avrà indubbiamente un impatto significativo sui consumatori, in particolare sulle famiglie a basso reddito. La pasta è un alimento di base per molte famiglie, e un aumento del prezzo potrebbe rendere difficile per alcune famiglie acquistare abbastanza prodotto per soddisfare le loro esigenze alimentari. Gli esperti del settore stanno monitorando attentamente la situazione e cercando di trovare soluzioni per mitigare l’impatto dell’aumento del prezzo della pasta.

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