Il decreto Cutro è legge: ecco cosa prevede

Tonia Scarano 09/05/2023
Updated 2023/05/09 at 6:15 PM
4 Minuti per la lettura

La Camera dei deputati ha approvato con 179 voti favorevoli, 111 contrari e 3 astensioni la conversione in legge del decreto 10 marzo 2023 n. 20 o “decreto Cutro“, dopo l’approvazione anche da parte del Senato.

Il decreto “recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”, apporta modifiche, rivisitazioni e novità in materia di abolizione della protezione speciale, aumento dei centri per il rimpatrio (Cpr) e accesso dei richiedenti asilo nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), notevolmente ristretti.

Permessi di soggiorno e lavoro

Le unità ammesse all’ingresso in Italia dovranno rispondere a un piano triennale definito dal Presidente del Consiglio dei ministri, che stabilisce le quote massime di stranieri ammessi in Italia per lavoro subordinato, stagionale o autonomo. Si dispone ad assegnare quote in via preferenziale ai lavoratori di Stati che promuovono campagne di mediazione sui rischi per l’incolumità personali derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.

Il permesso di soggiorno richiesto e ricevuto per motivi di studio può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo: prevede, nel primo caso, la presenza di un contratto lavorativo subordinato in Italia di almeno 6 mesi e con almeno 20 ore lavorative settimanali; per il lavoro autonomo, invece, la conversione del permesso di soggiorno è possibile al di fuori delle quote previste dal decreto solo se il cittadino o la cittadina abbia completato e attesti un percorso di studi in Italia.

Per i minori stranieri non accompagnati, condizione fondamentale per l’ottenimento del permesso di soggiorno è aver preso parte per un periodo non inferiore a due anni di un progetto di integrazione presso un ente nazionale iscritto nel registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati. È inoltre prevista, al diciottesimo anno di età, la possibilità di richiedere il permesso di soggiorno della validità di un anno, erogato previa attestazione di motivi lavorativi.

Flussi di ingresso e rimpatrio

Il decreto promuove programmi ministeriali di formazione professionale e di aumento dei servizi per il lavoro nei paesi di origine del cittadino o della cittadina extracomunitario/a, per cui il Governo italiano si fa promotore e sostenitore. Si incrementano i sostegni alla realizzazione dei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), nei quali la permanenza può essere prorogata di 45 giorni per i cittadini e le cittadine provenienti da Paesi con i quali l’Italia ha stipulato accordi per il rimpatrio. Con la nuova legge si taglia la somministrazione di corsi di lingua italiana e i servizi di orientamento legale come servizi fondamentali all’interno dei Cpr, che devono garantire servizi di assistenza sanitaria e mediazione linguistica.

Il Senato interviene sul Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), dai cui servizi sono esclusi i richiedenti protezione internazionale.

Hotspot permanente a Lampedusa

Nella città siciliana si prevede, attraverso il decreto Cutro, l’attuazione di un presidio sanitario di emergenza permanente, che dovrà essere attivata entro 6 mesi dalla conversione del decreto in legge.

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