“Nel giro di pochi anni, dalle feste di inaugurazione, dove eminenti personaggi politici hanno fatto passerella avallando l’operazione di reindustrializzazione dei lavoratori Jabil verso SOFTLAB, l’azienda che ancora si definisce in pieno sviluppo, ha “regalato” ai lavoratori che hanno accettato questo passaggio la pessima esperienza di trovarsi di fronte, più che un’azienda in evoluzione, un’azienda “mutevole” che è il miglior termine per definire anche quanto è stato appreso di volta in volta ai tavoli con le Rappresentanze Sindacali.
Si è passati da Caserta come sito di eccellenza ed Head Quarter campano, con programmatori, IOT, fatturazione e ufficio payroll, nel giro di poco tempo, ad un sito dedicato per lo più all’Help Desk, più comunemente conosciuto come Call Center.
Si è passati dall’annuncio ai tavoli ministeriali di un sito produttivo a Marcianise, una fabbrica 4.0 dedicata alle Smart City, all’acquisto di Alberghi passando per l’acquisizione di aziende che hanno permesso a SOFTLAB S.p.A. di entrare in borsa ma senza nessun rientro economico e lavorativo per i dipendenti, dalla cui assunzione, ha ottenuto cospicui incentivi.
E’ recente la presentazione di un PIANO INDUSTRIALE che prevedeva di stanziarsi SUL TERRITORIO già da Giugno, ma che in ultima analisi tiene la maggioranza delle maestranze in CIG a zero ore o obbliga a demansionamenti da OPERAI SPECIALIZZATI a OPERAI EDILI in trasferta!
Del sito produttivo restano annunci e un vago piccolo presidio di 750 m2 “forse” preso in affitto, in cui mai nessuno ci ha messo piede. Ci troviamo di fronte una dirigenza che si vanta sui media di aver vinto il premio Best Job e Top Job, di praticare un buon welfare, ma che resta totalmente sorda alle sofferenze che sta generando su questo territorio, sofferenze create per la maggiore da aspettative non mantenute, da colloqui in fase di assunzione ingannevoli, da una FORMAZIONE MAI VERAMENTE MESSA IN CAMPO, di cui nulla è stato davvero messo in pratica.
A fronte di queste difficoltà che stanno diventando insormontabili, innanzitutto dal punto di vista comunicativo, con mancate risposte ai tavoli sindacali, continui rinvii e azioni unilaterali, nonostante le tante buone premesse e intenzioni sempre espresse dall’azienda, non possiamo non prendere atto delle grandi difficoltà espresse da tutti i lavoratori e la grande apprensione che si comincia ad avere sul futuro di Caserta e Marcianise.
Per questo ci avviamo ad un nuovo cammino difficile, fatto ancora di scontri con l’azienda per cui i lavoratori avrebbero voluto essere fieri di lavorare, ma che di fatto non sta agendo da “buon padre di famiglia”, non versando le quote ai fondi Cometa e ultimo creando persino difficoltà con Metasalute… Dove sono stati investiti i milioni di euro che Jabil ha dato a SOFTLAB per assorbire i suoi lavoratori in esubero?!?
Le RSU/RSA sono estremamente preoccupate da questi segnali, piuttosto espliciti, della tenuta di questa azienda, che avvia cessioni di rami dai discutibili scopi industriali, che in realtà appaiono in maniera lampante come evidenti divisioni dei rami sani da quelli secchi, svuotando proprio la parte dove sono transitati da pochi mesi i lavoratori Jabil, che si sono trovati improvvisamente a lavorare da SOFTLAB S.p.A. a una SOFTLAB TECH nata per motivi mai veramente chiariti!
PER QUANTO SOPRA ESPOSTO, RSU/RSA PROCLAMANO 4 ORE DI SCIOPERO NELLA GIORNATA DI GIOVEDì 17 GIUGNO CON PRESIDIO PRESSO LA PREFETTURA DI CASERTA ALLE ORE 10:00.
Invitiamo i lavoratori TUTTI a partecipare in massa!“
Questo il comunicato diramato da FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM e UGL metalmeccanici Caserta. A tal proposito si è espresso anche Mauro Naddei di UGL Metalmeccanici Caserta. Ecco le dichiarazioni: “sono mesi che proviamo a mediare con questa azienda che a valle di dichiarazioni sensazionalistiche, a mezzo stampa e ai tavoli sindacali, agisce continuamente in maniera diametralmente opposta, rendendo difficile il lavoro di monitoraggio proprio delle OO.SS e calando spesso decisioni discutibili direttamente sulle maestranze.
Abbiamo assistito ad un continuo stravolgimento dei piani industriali presentati in origine, incomprensibili cessioni, utilizzo ingiustificato della cassa COVID per terminare con una formazione non congrua con le attività proposte ai lavoratori. La misura è colma, bisogna monitorare presso la sede più opportuna Ministeriale la direzione in cui Softlab sta avviandosi, che porti chiarezza dove sinora ci sono state dichiarazioni fumose e poco veritiere nella sostanza, prima di scoprire che tutto questo nasconde una nuova tragedia sul nostro territorio”.