I fantasmi sono innocenti ed il misterioso incontro del magistrato con il fantasma della Vicaria

Tommaso Morlando 05/03/2017
Updated 2017/03/05 at 5:23 PM
3 Minuti per la lettura

Napoli – I fantasmi sono innocenti, ultimo libro di Maria Gargotta, edito dalla Rogiosi, sarà presentato lunedì 6 marzo alle 18,00 al Gran Caffè Gambrinus di Napoli (in piazza Trieste e Trento 2).

Ambientato a Napoli negli anni Novanta, il romanzo racconta la vicenda di Giuditta Guastamacchia, donna appassionata e ammaliatrice, impiccata nel 1800 davanti a Castel Capuano (l’antico carcere della Vicaria) per aver orchestrato l’omicidio del marito. Il suo fantasma si aggira tra i corridoi dell’allora Palazzo di Giustizia, dove appare a Sante Santeri, magistrato siciliano ossessionato dal pensiero della morte del padre, ucciso anni prima. Turbato e nello stesso tempo attratto dal fantasma della donna, il giudice risolve con il suo aiuto uno spinoso caso delittuoso, attraversando nel contempo le sue personali zone d’ombra, fino a far pace, in un certo senso, con i suoi intimi “fantasmi”. Giuditta Guastamacchia è figura realmente esistita, la cui scabrosa storia è stata indagata dalla giornalista e scrittrice Annamaria Ghedina, affascinando l’autrice del romanzo, che ha voluto rendere questa donna protagonista della sua quarta prova narrativa.

Alla presentazione, moderata proprio da Annamaria Ghedina, interverranno, oltre a Maria Gargotta, il professor Francesco d’Episcopo, docente di Letteratura Italiana, autore della Prefazione del romanzo, e il giornalista de “l’Espresso napoletano” Gianpasquale Greco. Alcuni brani del libro saranno letti da Maria Pia De Martino.

Maria Gargotta, classe 1957, nasce, vive e lavora a Napoli. Dal 1987 è docente di materie letterarie ed ha collaborato per quindici anni come cultrice con la cattedra di Letteratura Italiana alla Federico II. É autrice di diversi saggi, due sillogi poetiche (“Melancholia”, Ripostes, 1989; “Il silenzio della parola”, Edizioni Il Grappolo, 2006), e tre opere di narrativa (“Mnemosyne”, Edizioni Oxiana, 1998; “Voci al tramonto”, Edizioni Guida, 2009; “I giorni della montagna bruna”, Città del Sole Edizioni, 2014).

È, inoltre, vincitrice di numerosi premi letterari: Concorso Nazionale di Narrativa, Storie di donne (2000); Premio “Piedicastello” Letterario e Giornalistico (2001); Premio letterario “Emily Dickinson” (in due occasioni); Premio “Il Convivio” (2015); Premio letterario nazionale “Mille anime di Pulcinella”. Vanta, inoltre, due premi per la poesia e due per la critica.

Annamaria La Penna

 

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