Da lunedì 13 marzo fino al 25 giugno 2023, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, inaugura la mostra “Gli Spagnoli a Napoli”, a cura del prof. Riccardo Naldi e Andrea Zezza, docenti di storia dell’arte moderna. Un progetto espositivo realizzato in accordo con il Museo Nacional del Prado, da cui prende origine la prima mostra, dal titolo: Artistas españoles en Nápoles al comienzos del Cinquecento.
Le origini del Museo Nazionale di Capodimonte
Il Museo di Capodimonte deve le sue origini all’amore per l’arte del sovrano Carlo di Borbone, infatti, nel 1738 il sovrano borbonico, sentì l’esigenza di dover collocare in un edificio il maestoso patrimonio artistico, rilasciato in eredità della madre, Elisabetta, ultima discendente dei Farnese. Il re di Napoli affidò la realizzazione della Reggia di Capodimonte, che custodiva il Museo, a Giovanni Antonio Medrano, architetto di corte della Napoli borbonica. Fin da subito il palazzo ricoprí la duplice funzione di residenza di corte e sede museale. Nel 1756, le prime sale che accoglievano la collezione Farnese, una delle più importanti collezioni di opere d’arte risalenti al periodo rinascimentale, furono nel corso degli anni oggetto di stupore per artisti e studiosi di tutto il mondo. Gli oggetti unici del complesso artistico, contribuirono a rendere Napoli una delle città del Grand Tour d’Italie.
Un periodo buio per il museo
Con l’arrivo delle truppe francesi a Napoli, nel 1799, la Reggia, saccheggiata e distrutta dall’esercito con le sue opere uniche, dal 1806 al 1815, fu completamente abbandonata. L’edificio diventò unicamente residenza di Giuseppe Bonaparte e successivamente di Gioacchino Murat. Con il ritorno dall’esilio della dinastia dei Borbone, nel 1815, l’arte occupò nuovamente un ruolo protagonista all’interno della Reggia. Ma successivamente, durante la seconda guerra mondiale, l’esercito tedesco si impadronì di alcuni dei più importanti capolavori del Museo, successivamente, recuperati e restituiti alla città di Napoli, solo nel 1947. Proprio negli anni del secondo dopoguerra, nel 1950, il Ministro della Pubblica Istruzione, decise di dare al palazzo un’unica funzione di Museo.
La mostra degli Spagnoli a Napoli
“Gli Spagnoli a Napoli: il Rinascimento meridionale”, una mostra, dedicata a uno dei momenti più fecondi e meno conosciuti della civiltà artistica napoletana. Il complesso artistico mostra il forte legame fra pittura e scultura, tra i 66 dipinti e sculture selezionati, il Giove Ciampolini, realizzato tra il II e il III secolo dopo Cristo, simbolo dell’arte romana d’età imperiale, è l’unica opera così lontana dal periodo preso in esame, che va dal 1503 al 1532. Periodo, che chiude la dinastia aragonese, con il passaggio del Regno di Napoli, sotto il dominio della corona di Spagna. Un capitolo importante ma poco conosciuto della civiltà del Rinascimento, in cui prende forma il confronto tra gli artisti spagnoli e dell’Italia come, Leonardo, Raffaello e Michelangelo.
La Madonna del Pesce per la prima volta a Napoli
La città di Napoli è fiera di presentare per la prima volta dopo 400 anni la Madonna del Pesce, opera dipinta da Raffaello nel 1514. Grazie all’importante collaborazione con il Museo Nacional del Prado, quest’opera tornerà nella città di Napoli. Il dipinto, fu un punto di riferimento fondamentale per gli artisti Napoletani del Cinquecento, successivamente, portato via dai governanti spagnoli, a Madrid nel Seicento
La stagione artistica della Napoli di primo Cinquecento
Gli spagnoli divennero i protagonisti dell’eccezionale stagione artistica della Napoli di primo Cinquecento, periodo Rinascimentale fortemente segnato dalla declinazione dell’arte umanistica. La mostra propone opere eseguite da alcuni dei principali artisti spagnoli attivi in quegli anni a Napoli, quali Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca, Alonso Berruguete. Artisti, sostenuti da ordini religiosi e dell’aristocrazia, desiderosa di lasciare una traccia indelebile, finanziando opere di gran magnificenza, spesso realizzate, alla maniera degli Antichi. Il complesso artistico della mostra, espone i capolavori d’arte realizzati a Napoli da importanti figure artistiche spagnole, mettendo in evidenza il forte legame tra la Spagna e la città Napoletana. Infatti, la mostra focalizza l’attenzione su questa breve stagione, ponendo in modo giusto l’alta qualità delle opere, e del periodo ricco di bellezza artistica.