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Gli artisti coreani sono le nuove star della moda?

Chiara Del Prete 11/11/2021
Updated 2021/11/11 at 8:19 PM
5 Minuti per la lettura

La Korean Wave si propaga tramite ampi canali comunicativi e la moda si è aggiudicata i migliori rappresentanti del fenomeno

Skincare, Kdrama, Kpop sono i cavalli di battaglia con cui la cultura coreana sta proliferando in Occidente. L’onda coreana o Hallyu è il neologismo con cui si fa riferimento alla manifestazione d’interesse rivolta ai prodotti d’intrattenimento sudcoreani. L’evento inizia negli anni Novanta ed oggi, a distanza di tempo, vanta un notevole flusso di fascinazione sul pubblico globale.

Come si presenta un prodotto nei Kdrama

Nei serial televisivi sudcoreani sono presenti tipologie di prodotti di varie etichette. Dal food, ai locali, dalla cosmetica alla tecnologia fino alla moda che rappresenta una piccola grande fetta del product placement. Letteralmente un piazzamento di prodotti volutamente inserito nello sceneggiato al fine di pubblicizzarli agli spettatori. Una forma di pubblicità che si rivela efficace soprattutto se la serie riscuote successo.

Il prodotto viene brevemente ripreso oppure sono i personaggi stessi ad utilizzarlo, presentarlo indirettamente o, nel frangente moda, indossarlo. Trattandosi di storie generalmente viste da giovani, i marchi fashion che spesso si riconoscono sono: Saint Laurent, Calvin Klain, Chanel. Ma i Kdrama spingono anche brand fashion e di accessori coreani come Avou Avou, SIZ’WICK, OSTKAKA e tanti altri.

Tutti questi prodotti servono ad incentivare la Korean wave ma sono anche un’ottima fonte di guadagno per i canali televisivi e le stesse case di produzione. Altresì ne giovano i marchi pubblicizzati poiché ottengono notorietà. Tuttavia, la collaborazione tra chi vende la propria visibilità e chi deve metterla in scena rischia di danneggiare la qualità del racconto. Trovare la combinazione giusta per non eccedere è quanto serve affinché a beneficiarne siano entrambe le parti.

Il fenomeno Squid Game nel fashion system

Nel caso della survival story Squid Game, la serie Netflix ha riscontrato apprezzamento planetario aiutando a far emergere l’allure sudcoreana. Il successo ha portato a coinvolgere anche la moda oltre al chiacchiericcio acclamante per la trama. Sì, perché le Vans slip on bianche indossate dai giocatori sono state oggetto del desidero con un aumento della domanda del 7.800%. Un numero da capogiro!

Se una storia diventa famosa è anche merito dei suoi protagonisti. I loro interpreti hanno così raggiunto la notorietà a distanza di qualche decina d’ore dall’uscita della serie. E si sa, l’essere riconoscibili è un fattore essenziale per rappresentare un marchio e infatti questi non hanno perso occasione per assoldare nuovi Brand Ambassador.

Ho Yeon Jung ha debuttato per la prima volta come attrice nei panni di numero 067. In passato ha sfilato come modella per rinomate griffe iniziando appena sedicenne ed il recente ruolo su schermo le è valso il ruolo di Global Ambassador per Louis Vuitton. Ha a tutti gli effetti un contratto da testimonial per la linea moda, orologi e gioielli della maison appartenente al gruppo LVMH.

Star Kpop nel mirino dei marchi di lusso

Le soddisfazioni che coinvolgono gli artisti della metà meridionale della penisola coreana e l’attenzione della moda non son finite. Anche la musica made in Korea spopola grazie alla boy band BTS composta da sette giovani e talentuosi ragazzi. I cantanti hanno stretto amicizia con la maison francese Louis Vuitton e sono ufficialmente Ambassador moda per il luxury brand.

Sull’altro lato della medagli Kpop c’è il gruppo delle Black Pink che, invece, ha attirato altre griffe. Rosé ha ammaliato il celebre marchio di gioielli Tiffany per cui è official testimonial. Maison Christian Dior ha scelto Jisoo mentre Lisa, super amata da fan internazionali, è il volto delle campagne pubblicitarie MAC Cosmetics. A completare il quartetto c’è Jennie Kim soprannominata “Human Chanel” per lo spiccato senso estetico rivolto all’abbigliamento. Riscontrando un elevato potere di vendita dalla cantante, l’etichetta Chanel l’ha insignita “House Ambassador”.

Il sudcorea è fucina di talenti ma..

La cultura sudcoreana aggiunge abbondanti dosi di senso della concorrenza nell’educazione attiva dei propri cittadini. Il mondo dello show business incrementa ancor di più il tutto. La fama raggiunta viene spesso percepita in modo negativo a causa della pressione mediatica e lo spasmodico pedinamento dei fan. Con la notorietà il tasto reset non è incluso.

Continuare a perseguire l’ascesa professionale è un’attività incessante a cui i nativi dell’Asia sono addestrati. Il grado di popolarità di una persona celebre è forse direttamente proporzionale al livello di incapacità di gestione del proprio successo?

di Chiara Del Prete

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