Nel corso della nostra crescita, abbiamo sentito frasi come ” i giovani d’oggi…“ , e ogni volta che la si dice, non ha quasi mai poi un lieto fine; ma i giovani d’oggi, che problema hanno? sono veramente peggiorati?
Chi sono i giovani?
I giovani d’oggi chi sono? Per la scienza, non è ancora molto chiaro chi è considerato giovane, per via dei diversi pensieri storico culturali avvenuti nel corso dei secoli sul tema, ma indicativamente, quando ci si parla di giovani, ci si riferisce a quella fascia d’età che non sta nella fase adulta della vita, ma contemporaneamente non è neanche troppo piccolo da poter essere considerato un bambino. la fascia di età a cui ci riferiamo e quindi tra i 16 – 24 anni, a cui si affiancano anche i giovani adulti che vanno dai 25 – 34 anni.
Ma perché c’è l’hanno con i giovani?
I giovani d’oggi sono presi di mira, molti li considerano: “Nulla facenti”, “Buoni a nulla”, “Una rovina per il nostro paese e per il mondo”, da non citare, sono le volgari brutte parole che gli vengono rivolte sporadicamente; ma questo perché succede?
È in realtà un risultato di tanti fattori, ma nella maggior parte dei casi, i ragazzi vengono sottovalutati per pregiudizi ignoranti, e cambiamenti socio culturali che avvengono con il passare degli anni, sia in negativo che in positivo; sembra rappresentare poco tutto ciò, ma in realtà è uno dei nostri più grandi problemi a livello mondiale. Nel corso della storia umana i vecchi e i giovani non hanno sempre avuto un solido rapporto, e questo semplicemente perché non si comprendono.
I problemi dei gruppi
I giovani, il più delle volte, non vengono ascoltati e seguiti adeguatamente, e infatti, non vengono considerate le loro potenzialità, anzi, vengono limitate alla conoscenza di chi è più grande, cosa che fino ad un certo punto va bene, ma quando questo comportamento gli porta traumi e insicurezze questo può essere un potenziale problema. Un comportamento negativo simile è ciò che ha portato molti ragazzi ad entrare in brutti giri e compagnie, a fumare, auto lesionarsi e, nel peggiore dei casi, a suicidarsi.
Stanno crescendo e maturando su tutti gli aspetti della complessa vita umana, e proprio per questo, il modo in cui vanno trattati e gestiti è molto importante. Notevole è la loro tendenza a non rispettare l’esperienza e la conoscenza di chi ne può sapere di più di loro.
In una società come quella attuale, digitale e altamente scientifica, a livello di valori e di giudizio morale, stiamo vedendo un’instabilità notevole. I ragazzi non si sanno gestire, cercano la soddisfazione immediata, il lusso estremo e il divertimento facile, letteralmente, non sanno differenziare il bene dal male; e qui sale la domanda: una persona incosciente di se stesso e delle proprie circostanze, con quanta fiducia può affrontare una delle più grandi ansie dell’uomo… il futuro?
Dove andiamo adesso?
La nostra generazione non è la prima a vivere un’esperienza del genere, e i giovani, nonostante tutto, in realtà, sono la nostra sicurezza per il futuro, loro sono l’essenza di esso, ne fanno parte. Sta agli adulti indirizzarli sulla “retta via”, e non “ucciderli” con parole mortificanti. Non importa quanto è grande un’individuo, esso sarà sempre un uomo, con una personalità, un cuore e delle potenzialità, quindi bisogna farli fiorire e non apassire, se vogliamo un futuro migliore.
Giovani… pensate a crescere e maturare, perché crescere e diventare adulto, in verità, vuol dire maturare nella conoscenza di se stessi e delle proprie circostanze, e con queste conoscenze vivere la vita al massimo delle potenzialità che si hanno, con corretta discrezione
e voi Grandi… non distruggete il futuro ma costruitelo. Non potete aiutare chi non capite, siate più attenti, agli interessi dei giovani, conosceteli e con adeguata comprensione e giusto giudizio, guidateli sulla strada giusta.
Ricordate, che prim’ancora di loro, lo siete stati anche voi, e forse in fondo, lo sapete che: i giovani d’oggi non sono rotti, ma solo un po’ persi…