Giancarlo Tommasone e la censura di Hello sPunk

Redazione Informare 08/02/2017
Updated 2017/02/08 at 10:03 AM
2 Minuti per la lettura

Alcune volte fare musica significa mettere in luce problemi e vicende che possiamo ritrovare nella realtà che ci circonda. Questo è il caso di Giancarlo Tommasone alias Hello sPunk, giornalista e musicista, la cui “Canzone di Fortuna” racconta una verità che qualcuno ha provato a mettere a tacere.
“Canzone di Fortuna”, contenuta nell’album “Radical Shit” edito dallo Studio8 di Diego Leanza, racconta della tragica vicenda avvenuta al Parco Verde di Caivano nel giugno del 2014, dove la piccola Fortuna Loffredo è stata uccisa.

Tommasone, in qualità di giornalista è stato uno dei primi ad essere stati contattati per seguire la vicenda, ed è stato uno dei primi sul luogo in cui ha avuto luogo la vicenda.
In seguito alla pubblicazione dell’album e del videoclip riguardante questa canzone, molte sono state le reazioni del pubblico. Alcuni hanno compreso il desiderio dietro la scelta di scrivere una canzone del genere, mentre altri hanno chiesto, in modo poco garbato e con parole forti, di eliminare la canzone dai vari portali per impedirne la diffusione.

Il cronista ha spiegato le ragioni dietro la sua scelta in questo modo:

“Ci sono molte verità che devono ancora emergere, quindi il mio tentativo da artista, da cronista e da padre è stato quello di voler fissare questo triste momento per invogliare innanzitutto gli inquirenti a lavorare ancora meglio di quanto non stiano già facendo per risolvere il caso in toto, ma anche per denunciare questo all’opinione pubblica affinché questa storia non rimanga inascoltata.”

Al momento due persone si trovano in galera per la vicenda, mentre il processo è ancora in corso. Viene da chiedersi il perché dietro alla richiesta di tacere su una vicenda del genere mentre, come spesso succede, l’attenzione dopo ormai più di due anni si sia spostata altrove.

Mirko Zito
mirk.zito@gmail.com

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