Anche quest’anno, si è svolta la Festa della Candelora a Montevergine in provincia di Avellino, una festa di devozione e folclore.
La festa della Candelora ha origine nel 1256, quando la Madonna, commossa dall’amore di due omosessuali incatenati sul monte Partenio, a lei dedicato, e condannati a morire di freddo o sbranati dai lupi, li salvò da quella fine riscaldandoli con la sua luce. Ma c’è una storia ancora più antica su quello che fu il “Monte di Virgilio”, erano i coribanti, sacerdoti della dea Cibele, la Madre nera“, questi per onorare la divinità il 2 febbraio le offrivano in dono il loro sesso arrivando ad evirarsi per rinascere poi con una nuova identità.“
La festa si svolge il 2 febbraio di ogni anno tra canti, balli e penitenze e i cosiddetti “femminelli”, omosessuali e transessuali , provenienti da Napoli e provincia, si recano in pellegrinaggio fino al Santuario Di Montevergine dalla Madonna Nera, per chiedere perdono dei propri peccati. E’ una festa popolare antica che coinvolge i fedeli di “Mamma Schiavona”. La festa è iniziata alle ore 9,30 del mattino, con l’arrivo delle prime paranze pronte a rivolgere preghiere alla Madonna seguita da canti e danze coinvolgenti che sono durati fino a sera ; non potevano mancare le bancarelle che vendevano i prodotti tipici dell’avellinese, presenti anche esponenti della buona musica popolare napoletana e campana come Marcello Colasurdo che ha tenuto un bel concerto gratuito.