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FerNa: la voce di Ponticelli che smuove le coscienze

Luisa Del Prete 06/04/2022
Updated 2022/04/06 at 2:49 PM
5 Minuti per la lettura
Ferdinando Cipolla, in arte FerNa, è un giovane artista di 19 anni di Ponticelli, quartiere periferico della città di Napoli. Con la passione per la musica da quand’era bambino, FerNa è riuscito ad incidere, grazie ad una manager ed una produzione che hanno creduto in lui, il suo primo brano “Pecchè”. Questa canzone racconta delle difficoltà della vita nelle periferie ed è un grido al perché in alcuni casi non si vogliano e non si possano trovare delle vie d’uscita per queste persone.
Ospite a febbraio a Casa Sanremo, Ferdinando è riuscito a portare il suo messaggio di speranza fuori le strade del suo quartiere, perché il cambiamento è sempre possibile. «Questo nome racchiude la mia personalità – ci spiega FerNa – perché “Fer” è l’abbreviativo del mio nome e “Na” è Napoli. Vivo in un contesto non ottimale in una zona popolare di Napoli, Ponticelli, con tutte le problematiche che ci sono. Sono un ragazzo normalissimo di 19 anni con la passione per la musica sin da quando ero bambino. Infatti, sono diplomato in biotecnologie, ma ho da sempre capito che non era la mia strada; il mio sogno è da sempre quello di fare il cantante».
Un brano che è nato dalla periferia e dunque dall’esigenza di trasmettere speranza in luoghi in cui la speranza è quasi morta. Luoghi in cui la strada sbagliata è sempre quella più facile ed i giovani sembrano essere ammaliati da questa fortuna che, essendo momentanea, porterà poi ad un futuro irrimediabilmente senza via d’uscita. «Il messaggio che voglio lanciare realmente è che non bisogna intraprendere una strada sbagliata perché ti porta al nulla. La strada sbagliata ti porta ad essere forte, ma solo momentaneamente. Può essere che ti senti appagato per poco, ma poi finisce tutto: è una strada senza futuro.
In base alle condizioni in cui uno vive, alle volte, alcune scelte sono obbligate perché non ci sono alternative. Se non si creano cose concrete, anche da parte delle istituzioni, non ci sarà mai una via di uscita. Ed è proprio per questo la mia domanda per questi ragazzi è “Pecche’?”. Perché avviene tutto questo?».

Un brano, quello di FerNa, che vuole mandare un messaggio di legalità che va ben oltre i 3 minuti di musica e che vuole restare coerente e costante nel tempo, soprattutto per le numerose tematiche trattate, anche molto personali. «È il nostro comportamento quotidiano e l’importanza delle nostre scelte a fare di noi quello che siamo» afferma Ferdinando. Un brano che riesce a parlare della vita vera ed a trasmettere le difficoltà e le criticità che i giovani delle periferie affrontano, soprattutto gli stessi coetanei dell’artista.

Indice
Ferdinando Cipolla, in arte FerNa, è un giovane artista di 19 anni di Ponticelli, quartiere periferico della città di Napoli. Con la passione per la musica da quand’era bambino, FerNa è riuscito ad incidere, grazie ad una manager ed una produzione che hanno creduto in lui, il suo primo brano “Pecchè”. Questa canzone racconta delle difficoltà della vita nelle periferie ed è un grido al perché in alcuni casi non si vogliano e non si possano trovare delle vie d’uscita per queste persone.Ospite a febbraio a Casa Sanremo, Ferdinando è riuscito a portare il suo messaggio di speranza fuori le strade del suo quartiere, perché il cambiamento è sempre possibile. «Questo nome racchiude la mia personalità – ci spiega FerNa – perché “Fer” è l’abbreviativo del mio nome e “Na” è Napoli. Vivo in un contesto non ottimale in una zona popolare di Napoli, Ponticelli, con tutte le problematiche che ci sono. Sono un ragazzo normalissimo di 19 anni con la passione per la musica sin da quando ero bambino. Infatti, sono diplomato in biotecnologie, ma ho da sempre capito che non era la mia strada; il mio sogno è da sempre quello di fare il cantante».Un brano che è nato dalla periferia e dunque dall’esigenza di trasmettere speranza in luoghi in cui la speranza è quasi morta. Luoghi in cui la strada sbagliata è sempre quella più facile ed i giovani sembrano essere ammaliati da questa fortuna che, essendo momentanea, porterà poi ad un futuro irrimediabilmente senza via d’uscita. «Il messaggio che voglio lanciare realmente è che non bisogna intraprendere una strada sbagliata perché ti porta al nulla. La strada sbagliata ti porta ad essere forte, ma solo momentaneamente. Può essere che ti senti appagato per poco, ma poi finisce tutto: è una strada senza futuro.
In base alle condizioni in cui uno vive, alle volte, alcune scelte sono obbligate perché non ci sono alternative. Se non si creano cose concrete, anche da parte delle istituzioni, non ci sarà mai una via di uscita. Ed è proprio per questo la mia domanda per questi ragazzi è “Pecche’?”. Perché avviene tutto questo?».

«La reazione al brano è stata molto positiva. Anche da parte dei miei coetanei ho ricevuto delle ottime impressioni e, fortunatamente, il messaggio che voglio lanciare sta passando. Molte persone si sono immedesimate in questo brano, anziché andare contro perché c’è una grande voglia, da parte della società civile e dei giovani, di riscatto e di non rassegnarsi.
Molti sono i ragazzi, giovanissimi tra l’altro, del mio quartiere che sono rassegnati alla loro condizione di vita, ma per me questo è totalmente sbagliato ed è proprio attraverso questo brano che voglio cercare di smuovere anche quelle coscienze più ostili al cambiamento».

Smuovere le coscienze, emozionare e lanciare forti messaggi di speranza: questo l’obiettivo del giovane talento napoletano con il sogno della musica.

«Ho scritto il pezzo in collaborazione con Vincenzo Sorrentino e ci tengo molto a ringraziare la mia etichetta “Rmr Production” e la mia manager che hanno creduto molto in me» conclude FerNa.

«Io come manager – afferma Valentina Minopoli – mi sono lanciata su di lui perché ho sempre creduto nella sua voce, nelle sue capacità sonore. Ho aspettato che diventasse maggiorenne e che avesse la maturità giusta per capire determinate situazioni ed avere i piedi a terra».

 

TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE

N°228 – APRILE 2022

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