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Fare la spesa con responsabilità: un modo per tutelare l’ambiente

Redazione Informare 31/08/2021
Updated 2021/08/31 at 3:34 PM
2 Minuti per la lettura

Oggi è possibile dare un contributo personale alla tutela dell’ambiente e alla creazione di un mondo più equo anche semplicemente facendo la spesa. Con un po’ di attenzione si può diventare acquirenti responsabili, non condizionati dagli imperativi della società dei consumi.

Il consumatore critico e consapevole può scegliere tra diverse possibilità di acquisto: il commercio equo e solidale, l’agricoltura biologica, i gruppi di acquisto solidale. Di che cosa si tratta? Il commercio equo e solidale è una rete, dalle dimensioni planetarie, di imprese commerciali che distribuiscono prodotti realizzati nel Sud del mondo da aziende locali, gestite dagli stessi produttori, fuori dal controllo delle multinazionali. Il commercio equo garantisce ai produttori una quota del prezzo del prodotto finito molto superiore a quella, generalmente modesta, offerta dalle multinazionali, che hanno interesse a non far decollare le imprese locali, mantenendo contadini e artigiani in una condizione al limite della sussistenza.

Per tutelare l’ambiente, si può puntare all’acquisto di prodotti che possano essere più rispettosi dello stesso.  Si pone, in tal senso, l’agricoltura biologica che si sta gradualmente sviluppando in alternativa all’agricoltura intensiva. Nell’intento non solo di non essere dannosa, ma anzi benefica per l’ambiente, non usa diserbanti e pesticidi, combatte i parassiti con metodi naturali, impiega concimi organici, non impoverisce i terreni, valorizza la biodiversità e pratica la rotazione delle colture. Si tratta, dunque, di una pratica di espansione che si sta imponendo sul mercato anche perché cresce il numero di consumatori consapevoli che richiedono prodotti naturali.

Infine citiamo, i gruppi di acquisto solidale (GAS) vale a dire associazioni di persone che si organizzano per fare la spesa in comune, ottenendo grazie a questo sistema numerosi vantaggi. La prenotazione di notevoli quantità di merci consente, infatti, di avere forti sconti e l’ordine collettivo permette di risparmiare sul trasporto.

di Mina Falco

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