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FAI: lo sportello di solidarietà è una soluzione concreta

Antonio Casaccio 04/06/2021
Updated 2021/06/04 at 5:12 PM
6 Minuti per la lettura

La memoria è impegno. Abbiamo l’impegno di ricordare ogni vittima delle mafie, continuando ad essere testimoni di un messaggio di legalità che deve partire dai territori distrutti dalla criminalità organizzata. Per questo il 16 maggio, la FAI (Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane), Istituzioni e cittadini si sono ritrovati a Baia Verde per ricordare Domenico Noviello, imprenditore di Castel Volturno ucciso da 22 proiettili della camorra casalese. Il ricordo di quel è ben impresso nella memoria dei figli di Domenico, proprio Massimiliano Noviello, oggi presidente FAI Castel Volturno, ha ricordato: «La rabbia è tanta e ti fai mille domande.

Ti chiedi il perché di quella morte assurda, cosa aveva fatto mio padre per meritare una morte così violenta? In seguito venni a sapere che vennero esplosi oltre ventidue colpi d’arma da fuoco per uccidere un singolo individuo. Quando vidi quel corpo avevo due opzioni: chiudermi in me stesso o cercare di trasformare il mio dolore in forza e questa rabbia in impegno, quello che fanno la maggior parte delle vittime di mafia.

Tano Grasso mi diede l’opportunità di dare una mano e un aiuto a chi si trova in difficoltà, quell’aiuto che tanto avremmo voluto ricevere all’epoca. Prima eravamo solo dei familiari di vittime, oggi come presidente della FAI di Castel Volturno abbiamo iniziato un percorso. Da pochi imprenditori abbiamo iniziato a dare testimonianze e a creare alleanze».

Ed è questo il vero spirito che fa la differenza contro il pizzo e l’usura; la scelta di coraggio nell’impegnarsi a offrire sostegno e assistenza per coloro che quotidianamente sono soffocati dalla criminalità. Lo ribadisce lo stesso Luigi Ferrucci, presidente nazionale FAI, che ribadisce quanto nella sua esperienza sia stato importante non essere da solo, ma sostenuto da Tano Grasso e dal movimento antiracket.

Oggi le cose sono cambiate e gli imprenditori minacciati possono scegliere di non isolarsi e stare in silenzio, ma di richiedere un aiuto professionale fondato sull’esperienza di chi ha riconquistato la propria libertà contro le mafie. Infatti, gli operatori economici possono contare sull’impegno della FAI e dello Sportello di Solidarietà, attivato per la regione Campania.

Lo “Sportello di Solidarietà” vuole offrire alle vittime d’estorsione e d’usura una nuova possibilità di assistenza. Le associazioni antiracket dalla loro nascita hanno incoraggiato le vittime a denunciare assicurando loro una tutela soprattutto in sede giudiziaria e in riferimento ai problemi della sicurezza personale.

Nel corso degli anni si è ben compreso che questo intervento non è più sufficiente per assicurare a chi denuncia sia una inalterata qualità della vita sia la redditività dell’azienda: l’ottenimento di questi risultati è una condizione indispensabile per incoraggiare altri imprenditori a denunciare a loro volta e, quindi, a rendere più incisiva la lotta a racket e usura.

In particolare, alle vittime d’usura e ai soggetti sovra indebitati, perché l’aiuto sia credibile, occorre offrire ulteriori servizi per la soluzione dei gravi problemi economici e finanziari, per affrontare le situazioni di crisi delle loro piccole aziende, per sostenere relazioni sociali e familiari a volte compromesse, e così via. A partire dal tentativo di dare una risposta a queste esigenze lo Sportello rappresenta un salto di qualità nelle strategie d’aiuto sperimentate dal movimento antiracket e antiusura in oltre trenta anni di attività.

Una iniziativa resa possibile dagli investimenti del PON Sicurezza e dal sostegno del Ministero dell’Interno e del Commissario antiracket che continua tutt’ora adeguandosi ai tempi: dal mese di maggio 2020 è operativo anche lo “Sportello di Solidarietà Online”, un nuovo servizio che consente di essere ascoltati subito in videoconferenza, eliminando tempi e costi di spostamenti.

In tal modo la FAI intende essere vicino ed ascoltare utenti in difficoltà da tutte le parti del Paese, in modo da valutare le migliori strategie e iniziative al fine di aiutare chi si sente senza speranza. Le leggi n.44/99 e n.108/96 assicurano agli operatori che denunciano il risarcimento degli eventuali danni subiti in conseguenza della resistenza ai reati e alla collaborazione con le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria.

Il provvedimento risarcitorio (mutuo per le vittime d’usura e elargizione per quelle d’estorsione) interviene però solo sugli aspetti strettamente economici della vita dell’imprenditore e dell’azienda. Molto spesso, purtroppo, il sostegno economico non è sufficiente a favorire il pieno recupero dell’azienda o il reinserimento della vittima nell’attività legale.

Per queste ragioni lo Sportello di Solidarietà può rappresentare una decisiva risposta a favore dei bisogni delle vittime, sostenendole anche dal punto di vista psicologico e nella gestione delle problematiche aziendali connesse agli eventi subiti. 

Quindi, se sei un operatore economico e sei sotto minaccia mafiosa non esitare a contattare la FAI al numero 081 551 95 55 o alla mail segreteria@antiracket.it . Fissa un incontro con i professionisti della FAI per non restare solo: insieme possiamo!

di Antonio Casaccio

TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE 

N°218 – GIUGNO 2021

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