Emigrante a metà: la voce di chi ha lasciato la propria terra

Elisabetta Rota 17/03/2023
Updated 2023/03/17 at 10:48 AM
4 Minuti per la lettura

Noemi Barbato è una giovane ragazza napoletana che ha dovuto affrontare una difficile scelta: lasciare la propria terra per trasferirsi al nord Italia alla ricerca di lavoro. Un viaggio che l’ha portata lontano dalla sua amata città, ma che l’ha anche aiutata a scoprire un legame viscerale con la sua cultura e le sue radici. La sfida però non è stata facile: il mondo del lavoro è spietato e i giovani come lei spesso si sentono persi e incompresi. Ma Noemi non si è arresa: ha deciso di scrivere un libro per raccontare la sua storia e quella di tanti altri giovani costretti a recidere le proprie fondamenta per cercare fortuna altrove. Una storia di speranza, determinazione e coraggio così come di sconforto, paura e dubbi. “Emigrante a metà” è un libro che dà voce a chi, come Noemi, ha deciso di lottare per il proprio futuro.

Il libro

“Emigrante a metà” racconta la serie di episodi che compongono la vita dell’autrice a partire dai giorni che precedono la partenza da Napoli per raggiungere Bologna, luogo adottivo nel quale inizierà una nuova vita. I capitoli si susseguono fluidamente rendendo semplice al lettore immedesimarsi nelle esperienze raccontate. “L’ora della partenza si faceva sempre più vicina e la sensazione di tristezza in me sempre più forte” scrive Noemi nel suo libro, mostrando al lettore la parte dolorosa, spiacevole che caratterizza l’inizio di una nuova avventura che non sempre si è veramente pronti ad affrontare.

Il libro, inoltre, mette in risalto la fuga di risorse che il Sud deve affrontare sempre più frequentemente e la difficoltà che un giovane riscontra nel cercare un lavoro adeguato alle proprie competenze e che garantisca uno stipendio degno di questo nome. Un percorso che spesso, come raccontato dall’autrice, richiede anni. Ma quello di Noemi non è un caso unico, lei stessa afferma che: «Mentre scrivevo, mi sono resa conto che quella storia non era solo la mia ma quella di tante persone. Lo notavo in stazione guardando una madre salutare la propria figlia oppure negli Autogrill osservando le auto piene di “pacchi da giù”. Tanti piccoli episodi che mi facevano capire che non ero sola».  

Napoli utopica: il sogno di Noemi

Noemi alla fine trova il suo posto nel mondo e un ruolo degno della sua formazione, ma scrivere significa per lei lanciare anche un messaggio molto importante. «Il mio sogno è che si incominci a parlare di più e più concretamente della fuga di cervelli dal Sud, bisogna svegliarsi. Bisogna chiedersi quanto ci convenga che tutti questi giovani vadano altrove e rendersi conto delle opportunità che stiamo perdendo».

Per portare l’attenzione sull’argomento, alla presentazione del libro, Noemi ha invitato l’Assessore alla Scuola, alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili Lucia Fortini. Quest’ultima ha affermato: «L’impegno delle Istituzioni e, nel proprio piccolo, di tutti noi deve essere quello di dare la possibilità ai ragazzi di scegliere. Scegliere se partire, se restare, se ritornare. Offrire loro, anche qui nella loro terra, gli strumenti che meritano». Il libro “Emigrante a metà” ci mostra, dunque, un nuovo punto di vista, quello di chi dopo tanti ostacoli ce l’ha fatta anche se distante dalla propria terra. Lasciando però tra le righe, il consiglio di provare a dare il meglio di sé anche nella propria città, quella del cuore, cercando opportunità e sfruttandole al meglio.

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