La Procura di Napoli ha iscritto 23 persone nel registro degli indagati nell’ambito di tre indagini che riguardano gli appalti indetti per fronteggiare la pandemia. I filoni investigativi riguardano gli ospedali modulari a Caserta, Napoli e Salerno, le forniture di mascherine per bambini e, infine, una serie di appropriazioni indebite di tamponi e mascherine da parte del personale sanitario.
L’indagine della Procura di Napoli
Tra le 12 persone indagate figura Ciro Verdoliva, manager dell’Asl Napoli 1, al quale la Procura contesta i reati di turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture. Verdoliva, infatti, avrebbe favorito la multinazionale francese Siram, a cui far avere lavori in subappalto della società Med di Padova. Inoltre, la dirigente Roberta Santaniello, insieme con il coordinatore della task force regionale contro il Covid , Italo Giulivo, sarebbe coinvolta nell’indagine che riguarda le mascherine per bambini.
Infine, per quanto riguarda gli ospedali modulari, i magistrati ritengono che non siano stati rispettati i capitolati di appalto. In particolare, sarebbero stati realizzati meno posti letto di quelli previsti: 48 su 72 presso l’Ospedale del Mare, 12 su 24 a Salerno, 14 su 24 a Caserta.