Elisabetta Pellini: ecco com’è nata la mia passione per il cinema
Nata in Svizzera, ma cresciuta a Varese, Elisabetta Pellini è uno dei volti noti della scena cinematografica italiana. Dalle fiction come “Provaci ancora Prof” o “Le tre rose di Eva”, fino a film come “Il cielo in una stanza” di Carlo Vanzina o “Un giorno perfetto” di Ferzan Ozpetek. L’attrice racconta com’è nata la sua passione per il cinema ai microfoni di Informare.
Ciao Elisabetta, raccontaci: come è nata la tua passione per il cinema? Da piccola che film guardavi?
«Sono nata in Svizzera e cresciuta a Varese. Da piccola avevo la passione per la danza, ho fatto 7 anni di danza classica. Sempre da bambina con la mia cuginetta facevamo delle scenette interpretando delle principesse. Amavo tanto guardare bellissimi film! Poi mio padre è stato un ex documentalista e negli anni ’50/’60 ha fatto due documentari “Africama” e “Africa segreta” in Camerun, e quindi mi ha trasmesso ancora di più la passione per l’arte e il cinema».
La tua prima esperienza sul set: cosa hai girato? E che genere di film ti piacciono?
«La prima esperienza cinematografica è stata nel 1995, per puro caso stavo andando all’Università e vengo fermata da una persona che mi dice se voglio fare il provino per il film “Il cucciolo“, e cosi sono stata presa in questo film in cui c’erano Massimo Boldi e Claudia Koll. Poi ho partecipato ad un programma su canale 5 condotto dall’amatissimo Alberto Castagna e si chiamava “Bellissima“. Si trattava un concorso di bellezza e sono arrivata al 2° posto. Come attrice preferita ne ho due: Mariangela Melato e Monica Vitti. Mi piacciono i thriller e i film romantici che finiscono con “sempre felici e contenti”. Negli anni ho fatto tanti lavori tra cui: “Il cielo in una stanza”, “Denti”, “Un giorno perfetto”, “I fiori di Kirkuk”, “Mi rifaccio vivo”, “Midway Tra la vita e la morte”. Diversamente, come fiction ho girato: “Le tre rose di Eva”, “Provaci ancora prof”, “Un amore e una vendetta”, “Rosso San Valentino” e tanti altri».
Tra tutti i lavori che hai fatto quale personaggio ti rispecchia di più? E quale regista internazionale ti piace?
«Come personaggio che mi rispecchia di più è la professoressa di Inglese in “Provaci ancora prof”, perché lei e sbadata ironica come lo sono io! Come regista, mi piace tanto è Woody Allen: per me è uno dei più grandi registi».
Con quale attore internazionale ti piacerebbe lavorare? E quale consigli daresti i giovani che vogliono intraprendere questo lavoro?
«Gli attori internazionali con cui mi piacerebbe lavorare sono Al Pacino e Robert De Niro: loro sono i grandi del cinema! Quando guardo i loro film vedo la perfezione dell’interpretazione. Ai giovani che vogliono intraprendere la strada per diventare attori, consiglio di fare i corsi di recitazione ed osservare bene la recitazione: ci si deve immedesimare in quel personaggio. Solo così si acquista la bravura e si può raggiungere l’obbiettivo: trasmettendo delle sensazioni che possono colpire il pubblico. Infine consiglio di andare tanto al cinema e di osservare bene il loro modo di interpretazione».
Con la fede che rapporto hai? Sei credente? Hai nuovi progetti nel 2022?
«Sì, credo in Dio e mi piace tanto andare nelle chiese, specialmente quelle francescane perché più sono povere e più sono belle: ti rasserenano l’anima! Poi io che vivo a Roma e quasi in ogni piazza ci sono delle chiese bellissime con le loro storie da scoprire. Purtroppo forse l’unico sbaglio è che non frequento spesso le celebrazioni.
Nel prossimo anno deve uscire una fiction per Canale 5 ed una su Rai 1. La fiction di Rai 1 che si chiama “Lea e i figli degli altri“, nel cast ci sono Anna Valle e Giorgio Pasotti. Io interpreto il ruolo di una madre accorata per la propria figlia che tiene problemi di salute. Infine ho un piccolo ruolo nel film che dovrebbe uscire al cinema con la regia di Riccardo Milani. Mi auguro, per il nuovo anno, serenità per tutti e che per la pandemia si riesca a trovare una cura definitiva: così possiamo ritornare a vivere senza ansia. E mi auguro tanto di poter realizzare un altro lavoro come regista, visto che quest’anno è uscito il film che si chiama “Selfie Mania“, composto da 4 episodi ed il quarto episodio è scritto e diretto da me».
di Pasqualino Esposito