Elezioni Midterm Stati Uniti

Stati Uniti e Midterm: come procedono le elezioni?

Giovanni Terzi 10/11/2022
Updated 2022/11/10 at 10:21 AM
6 Minuti per la lettura

Si sono aperte ieri le elezioni di Midterm (metà mandato) negli Stati Uniti. Questo rappresenta uno degli appuntamenti elettorali più importanti. Le elezioni si tengono due anni dopo l’elezione del Presidente e sono viste come un referendum sull’operato dell’Amministrazione in carica.
Il voto riguarderà il rinnovo completo della Camera, ovvero 435 seggi e un terzo del Senato: 35 seggi su 100. Oltre a questi voti, i cittadini eleggeranno 36 governatori e 27 segretari di Stato e decideranno sul rinnovo di quasi tutti i parlamenti statali.

Cosa è il “Midterm”?

Questa tornata elettorale si tiene il martedì seguente il primo lunedì del mese di novembre degli anni pari. Le elezioni di metà mandato riguardano anche i governatori di trentasei dei cinquanta Stati membri degli Stati Uniti. Trentaquattro Stati infatti eleggono il loro governatore per un mandato quadriennale durante le elezioni midterm, mentre il Vermont ed il New Hampshire eleggono i propri governatori per un mandato biennale. Vengono eletti inoltre in questa occasione i membri delle assemblee legislative degli Stati membri e degli organi di contea per un mandato di due anni.

Quali sono i temi della campagna elettorale?

Sono svariati i temi che concernono la campagna elettorale del Midterm. Tra questi la protezione del diritto all’aborto, l’immigrazione, l’economia, la criminalità e perfino l’attuale Presidente in carica Joe Biden.

Secondo il Washington Post i democratici avrebbero speso circa 103 milioni di dollari in campagne pubblicitarie sull’interruzione di gravidanza. I rivali repubblicani, invece, hanno versato oltre 50 milioni di dollari alle agenzie pubblicitarie per promuovere messaggi circa l’aumento della criminalità negli Stati Uniti.

In aggiunta a ciò si è discusso anche circa l’inflazione, la tassazione troppo alta e l’accusa al Presidente in carica di non essere legittimo.

La partita riguarda specialmente i singoli candidati: Arizona, Georgia, Nevada e Pennsylvania sono alcuni degli Stati fortemente in bilico.

I nuovi giovani americani sono di sinistra

Durante queste elezioni si è riscontrato un dato importante: i giovani americani tendono a votare sempre di più a sinistra.

Alle primarie del 2020, il democratico Bernie Sanders ha raccolto oltre due milioni di preferenze tra gli under 30: più della somma dei voti raccolti da Hillary Clinton e Donald Trump.
Pur non essendo riusciti a incidere sul risultato delle primarie, anche nello scontro diretto Biden-Trump il risultato è stato netto. Nel 2020, infatti, il 62% dei giovani ha votato per Biden e il 36% per Trump. A spingere i giovani americani verso il voto di sinistra sono state soprattutto le forti differenze tra i programmi dei due partiti.

Ecco qui un grafico che mostra concretamente le intenzioni di voto dei giovani tra i 18 e i 29 anni:

Report sulle intenzioni di voto dei giovani

Gli studi sulle elezioni circa il Midterm

Secondo l’ultimo report del Pew Research Center, il 55% degli under 30 voterà un candidato democratico, il 21% voterà un candidato repubblicano e il 23% è ancora indeciso. Per altre fasce d’età, le intenzioni di voto cambiano drasticamente. Sopra i 65 anni, per esempio, il 50% voterà un candidato repubblicano e solo il 38% uno democratico.

Questa è una delle divisioni più profonde tra vecchie e nuove generazioni.

Il riavvicinamento dei giovani americani alla politica potrebbe avere anche un’altra spiegazione. Gli under 30, infatti, sembrano essere tra le generazioni più coinvolte nel processo di polarizzazione della politica americana.
Ad oggi, sia il partito democratico che quello repubblicano sono alle prese con una lotta tra diverse correnti. A sinistra, ci si divide tra centristi e la nuova frangia progressista, guidata da figure come Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez.

A destra, la divisione è ancora più netta: da un lato l’ala estremista che fa capo a Donald Trump, dall’altro una piccola minoranza di repubblicani moderati. Di fronte a queste divisioni, la scelta degli elettori under 30 è netta. Sia tra i giovani democratici che tra i giovani repubblicani, la tendenza è quella di spostarsi sempre più lontano dal centro.

Dunque, in casa Dem, i candidati più progressisti sono quelli che guadagnano il voto degli under 30.

Le diverse correnti di pensiero americane

Se analizzassimo la situazione da un certo punto di vista, notiamo che vi è un nuovo “scontro” tra figure americane. Nello specifico, ci riferiamo al confronto tra l’ala progressista di Bernie Sanders e l’ala estremista di Donald Trump. Dunque si evidenziano in America diverse correnti di pensiero, le quali non si limitano esclusivamente all’idea social democratica di Joe Biden e alla parte di estrema destra di Donald Trump.

È presente anche Bernie Sanders, solo in apparenza conforme alle idee dell’attuale Presidente degli Stati Uniti. Lo stesso Sanders, infatti, ha idee ancor maggiormente di sinistra e progressiste rispetto a Biden. Magari un giorno, magari alle prossime elezioni presidenziali statunitensi, Sanders riuscirà a candidarsi e a far prevalere sull’intero paese la sua radicale idea di sinistra.

Condividi questo Articolo
Lascia un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *