Si chiama Mobile Angel il progetto pilota che prevede la consegna di questo device a vittime di maltrattamenti. Uno smartwatch al polso e al fianco delle vittime di maltrattamenti. I Carabinieri di Napoli hanno installato questa mattina il primo device. Lo smartwatch permette alle vittime di minacce o maltrattamenti di chiamare le forze dell’ordine premendo soltanto un tasto.
La storia di Marta
Partiamo da una storia, quella di Marta – nome inventato – per capire a cosa potrà servire questo orologio: Marta, trentasei anni, con due figli a carico e un ex marito che, dopo la fine della loro relazione, aveva promesso di sfregiarla con l’acido, di ucciderla. Le continue minacce e vessazioni, avevano portato Marta a vivere nel terrore. Una coltre di paura che potrebbe essersi dissipata con l’ausilio dell’orologio Mobile Angel. Marta, infatti, è stata la prima a ricevere il Mobile Angel, uno smartwatch speciale che le consentirà, se necessario, di far intervenire le forze dell’ordine semplicemente premendo un tasto. Il dispositivo è infatti direttamente collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli. In caso di possibile pericolo, arriverà l’SOS al comando, la vittima verrà geolocalizzata e arriveranno i soccorsi. Altri 44 saranno a breve consegnati ad altrettante vittime.
Garantire la prevenzione e la tutela di chi è in pericolo
Questo è solo un caso in cui questo smartwatch potrà essere utile. L’avvio del progetto Mobile Angel era stato annunciato lo scorso 30 novembre dall’Arma dei Carabinieri di Napoli, dalla Sezione fasce deboli della Procura della Repubblica partenopea (coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone), dalla Fondazione Vodafone Italia e dalla Soroptimist International Club Napoli. «Questo è un elemento d’attenzione in più che l’Arma dei Carabinieri dedica al contrasto di reati di questa tipologia. Non solo con la formazione del personale particolarmente preparato nel ricevere le denunce e nell’ascoltare le vittime, ma soprattutto nel garantire la prevenzione e la tutela di chi è in percolo con un immediato intervento», ha dichiarato il comandante Provinciale Carabinieri di Napoli, Enrico Scandone.
Dopo Napoli, anche Milano e Torino
Il progetto, dopo una sperimentazione a Napoli, è stato esteso anche alle città di Milano e Torino. Nella mattina del 19 Marzo, negli uffici della storica caserma “Pastrengo” di Napoli, è stato installato il primo smartwatchanti-violenza al polso di una donna. Si tratta del primo dei 45 dispositivi a disposizione. L’orologio intelligente è provvisto di un sistema di allarme collegato direttamente alla Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri che, in caso di necessità, potrà offrire un intervento tempestivo.
Dotato di un sistema di localizzazione in tempo reale, potrà guidare le forze di polizia, fornendo coordinate geografiche precise. Il Mobile Angel rientra in un progetto ad ampio respiro che ha come punto focale le vittime di violenza. Un contesto di tutela all’interno del quale è stata istituita anche la “stanza tutta per sé”, un ambiente dove chi ha subìto vessazioni può sentirsi a suo agio nel raccontare il proprio vissuto. Tre le stanze nel territorio della provincia di Napoli: Capodimonte, Ercolano e Caivano. Tutte puntellate da carabinieri altamente specializzati nella gestione dei reati di questo tenore.