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E-skin: la pelle digitale firmata Samsung

Ilaria Ainora 04/10/2022
Updated 2022/10/04 at 12:29 PM
3 Minuti per la lettura

Samsung ha presentato la sua “e-skin”: la pelle digitale pensata per il Metaverso che simulerà il comportamento della pelle umana.

Una realtà virtuale sempre più “realistica”

Il Metaverso si fa sempre più realistico. I colossi delle tecnologie hanno un nuovo obiettivo: avvicinare la realtà virtuale alle percezioni sensoriali della quotidianità. In parallelo con gli ingenti investimenti di Zuckerberg nel Metaverso, anche Samsung si interessa alla nuova frontiera delle relazioni.

L’e-skin, l’ultimo portato della multinazionale sudcoreana, ha l’obiettivo di permettere a chi la indossa di sentire gli oggetti toccati nei mondi di realtà virtuale, tra cui il Metaverso.

Com’è possibile tutto ciò? Lo strado di e-skin si indossa su mani, piedi e altre parti del corpo. Queste ricevono piccole scosse di corrente elettrica che danno la sensazione di compiere attività fisiche in scenari tridimensionali.

Il progetto e le sue applicazioni

Il merito della ricerca è del Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Materiali della Pohang University of Science and Technology, in Corea del Sud, supportato da Samsung all’interno dell’iniziativa Future Technology Promotion, partita cinque anni fa. Un progetto di non facile realizzazione, come ha spiegato il professor Unryong Jeong, a guida della ricerca: «Uno degli ostacoli alla completa immersione negli ambienti di realtà virtuale è la mancanza di feedback tattili complessi». Ma ne è valsa la pena.

La pelle elettronica, oltre ad implementare le percezioni nelle realtà virtuali, permetterà di curare la pelle ustionata in pazienti ospedalizzati, con uno strato capace di avvertire caldo e freddo, pressione e dolore. Non è un caso, dunque, che il settore abbia attirato l’attenzione di una pluralità di studiosi.

Il California Institute of Technology, ad esempio, sta sviluppando una pelle elettronica in grado di misurare i segni vitali. Un gruppo di ricercatori della Graduate School of Engineering dell’Università di Tokyo ha realizzato una pelle in materiale flessibile che rileva il battito cardiaco e gli impulsi elettrici dal movimento dei muscoli. Samsung vuole compiere un passo avanti, simulando a tutti gli effetti il comportamento della pelle umana.

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