Due anni fa, con Teatro Delusio ci hanno raccontato il magico mondo del palcoscenico. Oggi i Familie Flöz, lo strabiliante gruppo berlinese che ci fa sognare con le sue maschere umanissime, torna al Teatro Bellini per addentrarsi nell’enigmatica cartografia del cervello e raccontare le torbide profondità dell’animo umano attraverso la storia del Dottor Nest.
La trama
Ispirata da paradossali descrizioni di casi provenienti dalla neurologia, attraverso la storia del Dr. Nest la compagnia ci spalanca le porte della sperduta casa di cura «Villa Blanca» per rivelare al pubblico i mondi bizzarri degli inquilini e del personale. Un giorno, il dottore viene svegliato di buon mattino da alcune voci e quando torna lentamente in sé nel reparto del remoto sanatorio «Villa Blanca», si ritrova solo. È preso dall’inquietudine.
Per quanto l’ambiente circostante, i pazienti in arrivo e le infermiere in servizio gli siano familiari, egli si sente estraneo a sé stesso. Che cosa ci fa qui? Alla ricerca di certezze si aggrappa ai frammenti della sua memoria – la vita che si è lasciato alle spalle, i numerosi riconoscimenti ricevuti e ciò che egli ritiene essere la sua vocazione. Spinto dalla curiosità, dalla sete di conoscenza e dall’empatia incontra i suoi pazienti, tanto insoliti quanto misteriosi: corpi con vita propria, personalità dissociate, stati confusionali, demoni e allucinazioni.
L’analisi di Dr Nest
Nell’attuale spettacolo Familie Flöz torna alla maschera e con essa analizza l’enigmatica cartografia del cervello e le torbide profondità dell’animo umano. Ispirata da paradossali descrizioni di casi provenienti dal vasto campo della neurologia, la compagnia spalanca le porte di una casa di cura fittizia e rivela al pubblico i mondi bizzarri degli inquilini – e del personale. Movimento, spazio, parola, luce e suono danno vita ad un racconto, tanto tragico quanto comico, incentrato sulle fragilità del destino umano.