Presentato come il film dell’anno, Don’t look up, film scritto e diretto da Adam McKay, ha ricevuto pareri decisamente eterogenei dal mondo della critica cinematografica.
Il film, disponibile sulla piattaforma digitale di Netflix, ha riunito in un unico cast tutti i più grandi nomi della Hollywood di ieri e di oggi: da Leonardo di Caprio a Meryl Streep per arrivare al ritorno sul grande schermo di Jennifer Lawrence. Al tutto si aggiunge l’attore rivelazione degli ultimi anni: Timothée Chalamet.
“Per avvisare l’umanità di una cometa in rotta di collisione con la Terra, due astronomi contattano i mass media, ma sembra che a nessuno importi più di tanto”. Visto così come ce lo presenta Netflix, ci si aspetta un film dai toni seri, fantascientifici. Beh, toglietevi dalla testa questa visione.
Don’t look Up è una commedia, tratta tematiche serie con tono satirico. Estremizza ogni singolo aspetto della società moderna riducendoli ai minimi termini. Ma è tutto voluto e ben studiato. Ci mostra (soprattutto durante questo periodo pandemico) come davanti alle prove ci sia chi nega l’evidenza, chi la vede come solo un modo per fare audience senza dare importanza al messaggio che si sta cercando di far passare ed ultimo ma non meno importante, il ruolo delle istituzioni che anziché fare chiarezza confonde solo le acque e si muove solo in relazione ai propri interessi, quando l’unica cosa da fare sarebbe ascoltare la comunità scientifica.
Il tutto in chiave estremamente ironica ed a tratti paradossale, basta arrivare alla fine della pellicola per comprenderlo a pieno.
Antonio Dipollina de la Repubblica definisce il film «capolavoro o pasticcio». Che voi siate d’accordo con la prima o con la seconda visione, Don’t Look Up resta il film rivelazione dell’anno, con una versione di Di Caprio che non si vedeva dai tempi di The Wolf of Wall Street, ottenendo già più nomine ai Golden Globes. Che ci sia anche odore di statuetta d’oro nell’aria?