“Donnexstrada”, l’associazione no profit che tutela le donne

Patience Montefusco 13/03/2023
Updated 2023/03/12 at 10:07 PM
3 Minuti per la lettura

La violenza di genere è molto diffusa nel nostro Paese. Le donne sono le vittime più colpite da molestie, catcalling ed aggressioni di vario genere. Tuttavia, esistono delle realtà, come l’associazione no profit “Donnexstrada“, che sono un esempio di aiuto concreto per le vittime di violenza di genere. Lo scorso 7 marzo, quest’associazione ha organizzato una “marcia” simbolica da Pigneto a San Lorenzo (quartieri romani); la scelta di queste due aree non è stata casuale in quanto si tratta di zone considerate poco sicure nelle quali diverse donne sono state vittime di violenza.


La previsione dei “Punti Viola” e la collaborazione di Donnexstrada con il brand Alysi

L’associazione ha previsto l’istituzione dei cosiddetti “Punti Viola“, ovvero degli esercizi commerciali
formati ad hoc che intervengono nell’ipotesi in cui la donna subisca violenza in strada. Qui la vittima può trovare rifugio in caso di pericolo. È stata adottata anche un’altra iniziativa a seguito della collaborazione tra “Donnexstrada e Alysi“: la realizzazione di 100 magliette ad edizione limitata con la frase “Accadono cose incredibili quado le donne si supportano a vicenda“.

Non è semplice sensibilizzare questo tema in una realtà dove il fenomeno è in espansione, eppure quest’associazione ci sta riuscendo nel migliore dei modi. “Donnexstrada” ha aperto quattro servizi di ascolto che prevedono un supporto ginecologico, psicologico, legale e nutrizionale. Quest’associazione, al grido di “libere non coraggiose“, sta combattendo una battaglia per tutte le donne d’Italia.

L’attivismo di questa realtà è la dimostrazione che la forza delle donne è ineguagliabile. Insieme sono invincibili e la loro unione può dare vita a delle bellissime iniziative. La libertà e il coraggio delle donne è libertà e coraggio per tutti. In particolare per i fragili, i cosiddetti “carichi residuali” che non sono affatto tali, ma sono realtà concrete, uomini, donne, anziani che hanno gli stessi diritti di chi si considera o è considerato cittadino avente diritti.

La vita umana e la sua dignità non può e non deve essere come un’etichetta di scarpe o di vestiti o, peggio ancora, di scadenza: nessuna vita è in scadenza, quella delle donne meno che mai! È proprio la donna, madre o no, che possiede la matrice della vita perché la dona, ma anche perché la sostiene. Anche chi uccide una donna è nato da una donna!



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