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Dolci natalizi: con quali vini abbinarli?

Redazione Informare 03/12/2021
Updated 2021/12/03 at 4:37 PM
4 Minuti per la lettura

Dolci natalizi: con quali vini abbinarli?

La nostra città è ricca di tradizioni culinarie che accompagnano di generazione in generazione e, il Natale, essendo festa per eccellenza, regala manicotti dolci e saporiti di tutti i tipi e per tutti i palati. Spesso ci domandiamo come abbinare i dolci natalizi che, essendo molto diversi tra loro, necessitano di vini speciali, o di sperimentazioni particolari.

Vediamo insieme, allora, come abbinare alcuni di essi, passo dopo passo, per non prendere nulla sottogamba! Partiamo dai Mustaccioli (o Mostaccioli), nemici/amici intimi dei Roccocò. Biscotti quasi sempre a pasta dura arricchita con miele e pisto, glassati di cioccolato. La sua attestazione storica più valida ne fa risalire le origini al cuoco Bartolomeo Scappi. Essi sono da abbinare sicuramente ad un vino dolce che ne esalti il sapore. Un esempio può essere quello di degustare un buon vino cotto oppure in alternativa un vino Abruzzese: il Controguerra Doc, dal sapore armonico e molto caratteristico.

Se invece ai Mostaccioli preferiamo i Roccocò, prepariamo i denti oltre agli stomaci! Si dice che la loro nascita sia da collocare intorno al 1320, per merito delle Monache del Real Convento della Maddalena. Essi dovrebbero essere imbevuti in un vino liquoroso come il Marsala, così da renderli più saporiti e sicuramente più morbidi!

Re forse indiscussi sono gli Struffoli, inventati intorno al 1600 nelle cucine degli antichi monasteri. Essi erano un gesto che le monache offrivano per ringraziare i nobili. Si tratta, come sappiamo, di un delizioso impasto fritto reso a palline ricoperte di miele. Di certo a questo mieloso dolcino va abbinato un vino altrettanto zuccherino, morbido, ottenuto magari da uve appassite. Un esempio può essere il Vin de paille del Jura o il veneto Recioto di Soave; un abbinamento del territorio, altrimenti, si potrà avere con vitigni campani nelle migliori declinazioni passite, falanghina o fiano.

La pasta reale, o pasta di mandorle, inventata dalle monache del convento di San Gregorio Armeno per il re Ferdinando IV di Borbone, è ottima accanto ad un buon passito di Pantelleria. Ancora un altro dolce inventato in convento sono i Susamielli, merito delle suore clarisse. Anch’essi sono ottimi se accompagnati da un passito bianco o addirittura rosso.

Se invece adorate un po’ anche la pasticceria Siciliana e volete a tutti i costi che non manchi una buona Cassata (che potrete trovare anche nella versione napoletana) allora i vini più indicati sono il Marsala o ancora vini fortificati a base di uve Moscato. Consigliatissimo (forse non perfetto ma di gusto) è l’abbinamento con un buon vino fermo bianco invecchiato.

Ultima, ma non per importanza, la Pastiera, il dolce forse più amato e che riconduce più di tutti al passato. Tipica pasquale, ma ricorrente anche a Natale, la Pastiera è da abbinare con un Lacryma Christi del Vesuvio liquoroso o con un Passito di Pantelleria. Insomma, questo Natale sbizzarritevi e usate la fantasia, ricercando non solo l’abbinamento perfetto, ma quello di gusto, che saprà più di tutti emozionare le vostre giornate di festa!

TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE

N°224 – DICEMBRE 2021

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