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Discriminazione antisemita e violenza per un 12enne in Toscana: “Devi bruciare nei forni”

Patience Montefusco 30/01/2022
Updated 2022/01/30 at 5:34 PM
4 Minuti per la lettura

La radice dell’antisemitismo è un male da estirpare che non si riesce a sradicare. A distanza di giorni, riecheggia ancora l’ennesimo episodio di discriminazione ai danni di un ragazzo di origine ebrea di soli 12 anni.

Questo fatto è accaduto domenica 23 gennaio, verso le 18.30, in un parco di Campiglia Marittima (LI) ad opera di due ragazze di 15 anni. Il padre del 12enne ha sporto denuncia per ingiurie e lesioni. Una delle frasi pronunciate dalle due ragazzine è stata: “devi bruciare nei forni”. Dopo aver pronunciato queste terribili parole, le due quindicenni lo hanno aggredito con calci e pugni. Tornato a casa, il dodicenne ha raccontato tutto a suo padre e i due si sono recati al pronto soccorso.

Al ragazzino sono state diagnosticate contusioni multiple guaribili in cinque giorni. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta su cui indaga la Procura dei Minori di Firenze. Il fatto estremamente grave è accaduto pochi giorni prima della “Giornata della Memoria”.

La sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento e senatrice Pd, Caterina Bini, ha espresso forte sdegno per la vicenda: «parole e gesti come questi possono ferire e segnare in modo indelebile la vita delle persone, soprattutto dei bambini. Sono esterrefatta e al contempo schifata. È inammissibile che continuino a verificarsi fenomeni di discriminazione di qualsiasi tipo che, ahimè, denotano anche un fallimento della nostra società».

Inoltre ha aggiunto: «Rivolgo il mio pensiero e la mia solidarietà al bambino aggredito e alla sua famiglia – sottolinea ancora -. E alle due ragazze, oltre che chiedere scusa, consiglio di studiare la storia del mondo e in particolare i fatti che hanno portato alla giornata che ci accingiamo a celebrare, ricordando loro che, la libertà che abbiamo oggi, dipende da chi ha combattuto gesti ed eventi discriminatori e ci ha liberato da guerra e oppressione. Solo la cultura e il rispetto per gli altri eviteranno che tornino quei tempi bui».

Anche il presidente della comunità ebraica di Livorno, Vittorio Mosseri, ha espresso tutto il proprio rammarico: «questa vicenda non riguarda solo gli ebrei ma tutti: risulta inspiegabile come, nel 2022, trovino ancora terreno fertile tali sentimenti di razzismo e antisemitismo. Un episodio così scioccante, pesante, inspiegabile. Cosa c’è dietro l’aggressione da parte di due 15enni? Io spero che ci siano conseguenze, spero questa cosa non si concluda con due pacche sulle spalle perché sarebbe anti-educativo. Cerchiamo di capire cosa c’è nella testa di queste ragazze».

Il sindaco di Campiglia Marittima Alberta Ticciati ha dichiarato: «come Amministrazione comunale e scuola, ci stiamo confrontando per cercare di capire quali iniziative porre in essere per questo atto gravissimo che lascia sconcertati, a maggior ragione visto che ci avviciniamo al Giorno della Memoria che commemoriamo sempre con molta partecipazione. Non si può banalizzare né mettere sotto il tappeto una vicenda simile».

È un avvenimento che ha scosso l’opinione pubblica e continua a far riflettere su una tematica delicata ed attuale. Fatti così gravi messi in atto da minorenni lasciano sconcertati e pieni di sdegno. Non bisogna restare indifferenti di fronte a tutto ciò, ma portare alla luce ogni episodio di discriminazione che avviene nella società.

Dinnanzi ad un episodio di discriminazione di tal genere non bisogna tacere, né girare la faccia, ma denunciare apertamente e senza paura perché la diversità non può costituire, ancora oggi, un muro insormontabile. Al contrario, essere diversi è ricchezza, significa allargare gli orizzonti, le aspettative, abbassare le difese e fare spazio a nuove prospettive. Tocca ad ognuno di noi sradicare le radici dell’antisemitismo, della discriminazione e della paura dell’altro.

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