Dopo la denuncia dei lavoratori comunali sulle gravi condizioni in cui versa il cantiere del settore rifiuti di Castel Volturno, divengono ancora più fondati i dubbi sulla gestione del servizio. Nel corso di questi anni abbiamo più volte denunciato le inefficienze del settore rifiuti, soprattutto per un comune che spende 10 milioni di euro all’anno, possiede 2 milioni di euro di attrezzature abbandonate nel campo sportivo e ha 67 operatori più i 50 mandati dalla Regione Campania.
Davanti all’omissione delle relazioni sulla raccolta differenziata e la scarsa vivacità nella gestione, l’Associazione Centro Studi Officina Volturno e Magazine Informare hanno inviato via pec una denuncia sullo stato attuale del settore. La denuncia è stata recapitata al Ministero dell’Interno, Ministero dell’Ambiente, Corte dei Conti, Prefetto di Caserta, sindaco di Castel Volturno, Assessore regionale all’ambiente, Comando Carabinieri di Mondragone, CUB.
Il testo della denuncia
“Con la presente si vuole porre all’attenzione delle autorità competenti lo stato della gestione del
servizio rifiuti nel comune di Castel Volturno.
Un comune che spende oltre 10 milioni di euro all’anno per il servizio di raccolta rifiuti, non può
peccare di poca o nulla trasparenza. Purtroppo, è questo il caso del comune di Castel Volturno,
territorio estremamente sensibile all’emergenza rifiuti, ma che è costretto ancora a subire silenzi e
fallimenti.
Proprio sulla trasparenza notiamo che, all’interno del sito ufficiale del comune, i dati sulla raccolta
differenziata sono fermi a Marzo 2021, periodo in cui è subentrata la nuova ditta responsabile della
raccolta rifiuti (Isola Verde Ecologia srl) e vincitrice di un appalto della durata di 10 mesi.
Al momento, quindi, ai cittadini castellani è stato negato il diritto di conoscere la reale percentuale
di raccolta differenziata sul loro territorio; un dato molto importante dato che all’interno della gara
ponte vi era l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata a Castel Volturno.
Sconcertati da questa mancanza di trasparenza, da dicembre 2021, abbiamo prontamente contattato
l’Arch. Francesco Pirozzi, dirigente dell’Area Ambiente e Territorio, che nonostante la
disponibilità personale, fa “sottendere” che ha disposizioni politiche di non rilasciare i dati.
Bisogna chiarire, però, che l’omissione di tali dati non può essere imputabile solo al dirigente di
riferimento ma anche all’Assessore all’Ambiente Pasquale Marrandino, responsabile della
trasparenza all’interno del suo settore di competenza.
A seguito delle nostre inchieste il comune pubblica nella sezione Amministrazione Trasparente –
Informazioni ambientali, i soli dati totali della raccolta per i mesi di Novembre 2022, Dicembre
2022, Gennaio, Febbraio e Marzo 2023. Manca del tutto una relazione sul servizio svolto e i
materiali raccolti, bensì vi è solo la percentuale di raccolta differenziata totalizzata che è ben al di
sotto del 65% stabilito nel capitolato attestandosi su una media che non supera il 35%. Bisogna
tener conto che la differenza di oltre il 30% di differenziata incide per un danno di circa 1.500.000
euro alle casse comunali. Questa cifra, come da contratto, andrebbe decurtata mensilmente alla
società di gestione, eppure nessuna nota è stata mai inviata dal comune all’azienda.
Per far fronte ad una mancanza di informazioni utili sul fronte rifiuti risulta automatico chiedersi
perché non sono ancora state attuante le seguenti norme inserite nel capitolato d’appalto della nuova
ditta. Un’altra mancanza è “la carta dei servizi”, che deve essere redatta entro quarantacinque giorni
dalla data di stipulazione del contratto in collaborazione con le associazioni consumeristiche e di
categorie presenti sul territorio.
Ma l’impossibilità di conoscere i numeri è solo il principio di un’inefficienza politica che si misura
attraverso i dati. Il comune di Castel Volturno spende oggi ben 10 milioni di euro l’anno per la
raccolta rifiuti (5 milioni per il servizio e 5 milioni per la discarica), con 2 milioni di euro di
attrezzature concesse dalla Regione Campania e un cantiere di 67 operatori ai quali si sommano
altri 50 trasferiti al comune dalla Regione. Ai due milioni di euro di attrezzature si aggiungono
automezzi per la raccolta ancora nuovi di zecca e senza assicurazione, parcheggiati da anni
all’interno del cantiere del settore rifiuti di Castel Volturno. Con queste disponibilità, in termini di
risorse e personale, il comune castellano potrebbe essere una piccola Svizzera.
A questo scenario si aggiunge il gravissimo stato in cui versa il cantiere del settore rifiuti del
comune di Castel Volturno. In data 28 Aprile 2023 presso gli uffici della nostra redazione
(Magazine Informare) e associazione (Centro Studi Officina Volturno), si reca una rappresentanza
dei lavoratori comunali impiegati nel servizio di nettezza urbana accompagnati dal Segretario
regionale CUB Docimo Raffaele.
Costoro vengono a denunciare uno stato igienico sanitario indecoroso all’interno del cantiere,
portando alla nostra attenzione fotografie che testimoniano addirittura lo sversamento di percolato
dagli automezzi direttamente negli spazi destinati agli operatori e mezzi del servizio rifiuti. Oltre
ciò denunciano irregolari assunzioni nel cantiere avvenute senza la dovuta pubblicità.
Allertato il sindaco Luigi Petrella del grave scenario denunciato, questi provvede ad organizzare un
tavolo di confronto tenutosi e conclusosi nella stessa serata del 28 Aprile. Dal tavolo emerge un
accordo verbale tra ente comunale, Isvec Srl (azienda affidataria del servizio) e sindacato, con
l’azienda che si impegna a risolvere le problematiche poste in pochi giorni. Ciò non avviene e nella
giornata del 4 Maggio riceviamo nuovamente i lavoratori comunali che lamentano l’inalterato stato
dei luoghi all’interno del cantiere.
Dinanzi ad una poca volontà di incidere da parte dell’ente controllore del servizio (Comune di
Castel Volturno), sono tanti i dubbi che emergono. Perché l’amministrazione non chiede all’Isvec
Srl le relazioni sui dati? Perché l’amministrazione non presenta all’azienda richiesta di risarcimento
a fronte di obiettivi di differenziata sanciti nel capitolato d’appalto e non raggiunti? Perché
l’amministrazione non ammonisce l’azienda per lo stato grave e pericoloso in cui versano i
lavoratori comunali? Perché l’amministrazione non intima l’azienda di provvede immediatamente
allo sversamento coatto del percolato all’interno del cantiere? Perché l’amministrazione non invia
per un sopralluogo in cantiere i vigili urbani delegati alla tutela ambientale?
Alle domande poste non è mai arrivata alcuna risposta così, vista la gravità delle denunce, riteniamo
necessario mettere a conoscenza la Vostra autorità della realtà insistente nel settore rifiuti di Castel
Volturno”.
Grazie al maestro Morlando al direttore Antonio e a tutti i bravi collaboratori di informare per le iniziative e denunce “pubbliche ” che arrivano a tutti i cittadini di Castel Volturno a nome dell’associazione C’ENTRO e del COMITATO di quartiere KM 42 GRAZIE Giuseppe Miele