DECRETO APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELLE PRESTAZIONI SANITARIE

Redazione Informare 26/01/2016
Updated 2016/01/26 at 4:16 PM
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In un silenzio mediatico ‘assordante’, sulla GU del 20 gennaio 2016 è stato pubblicato il Decreto 9 dicembre 2015 sulle “Condizioni di erogabilità e indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio sanitario nazionale”.
Dopo il rumore che giornali e telegiornali hanno sollevato alla proposta, la scorsa estate, oggi l’entrata in vigore del decreto è ignota ai più. Sono volutamente ricorsa ad un ossimoro (silenzio assordante) perché tale mi pare essere la stravagante illusione di tagliare le spese pubbliche con i tagli alle prestazioni sanitarie. Duecentotre prestazioni tra Odontoiatria, Radiologia diagnostica, Dermatologia allergologica, Esami di laboratorio, Medicina nucleare e Genetica saranno erogabili nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale solo in determinate condizioni di salute e rischio di vita. Il medico colpevole di mancato rispetto delle limitazioni imposte, seppure perché convinto della necessità della prestazione, sarà sanzionato. Ciò metterà i cittadini nella condizione di dover pagare privatamente accertamenti di controllo che sono la base di una suggerita e auspicata prevenzione, anche in caso di familiarità positiva. E promuove una privatizzazione della Sanità, contravvenendo all’art. 32 della Costituzione che cita testualmente: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Sono certa che medicunzoli di bassa lega, in combutta con centri convenzionati, tendano a effettuare l’abuso della propria professione, ma è sugli stessi che dovrebbero essere effettuati controlli, ricorrendo persino a radiazioni dall’albo ove necessario. Non si può pensare che come sempre sia il comune cittadino, che non richiede di sottoporsi a TAC o Risonanze magnetiche, a essere penalizzato non solo nelle tasche, ma pure sulla propria salute. E mi chiedo: la signora Lorenzin o il sig. Renzi quando devono effettuare un penoso controllo che canali utilizzano? I pubblici? I privati? Quelli privilegiati dei parlamentari? Sanno che genere di danno stanno arrecando ai cittadini, in uno Stato che trascura il significato di servizi pubblici?

Cliccare qui per accedere al decreto.

Barbara Giardiello

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