“E’ scandalosa l’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine, sono scomparse, quante contravvenzioni sono state elevate? Vanno fermati treni e autobus con persone a bordo senza mascherina. O la convivenza col virus diventa un suicidio”.
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, con una diretta social, oggi pomeriggio ha fatto il punto della situazione Covid, analizzando la curva di contagio che si sta impennando in questi giorni nella regione. Molti i temi toccati ma particolarmente dura è stata la critica contro le forze dell’ordine e il Viminale, colpevoli – secondo il Presidente – di non essere prontamente presenti nelle aree più a rischio diffusione virus, come ingressi delle scuole o zone di movida, inoltre specifica che le ordinanze emesse negli ultimi giorni per rispondere all’impennata dei casi positivi, a poco servono se non vengono rispettate o se non si fanno rispettare.
Il prefetto di Roma e il commissario Arcuri
“Fermare treni e autobus con gente senza mascherina”. Tuona De Luca, che poi fa i suoi complimenti al prefetto di Roma Piantedosi, il quale ha dichiarato di essere pronto a un richiamo significativo alle forze di polizia. Il governatore campano, spiega durante la diretta Facebook, che si aspetta di sapere da “qualcuno” quali siano i servizi specifici attuati e quanti uomini sono impegnati nel contrasto al Covid, considerato che gli obblighi restrittivi qui in Campania ci sono già da dieci giorni, ma che non vengono del tutto rispettati. Questi controlli il governatore spiega che per le forze dell’ordine sono un dovere non un piacere che viene fatto alla regione. Ce n’è anche poi per il commissario Domenico Arcuri. L’accusa di De Luca è che la Campania sarebbe stata bistrattata nelle forniture di strumenti utili al contrasto al virus e al numero di tamponi, spiegando che soprattutto per gli strumenti, questi non sono possibili reperirli sul mercato siccome è la protezione civile a gestirli in un momento di urgenza come questo. Oggi la regione più in difficolta con il numero dei positivi in crescendo è la Campania, De Luca si aspetta un forte impegno di Arcuri nella gestione dei controlli e supporto agli ospedali.
Test salivare
Molti interrogatori si sono posti sul test salivare, che indubbiamente rappresenta un controllo più rapido rispetto agli altri metodi ma che in realtà, al momento non può essere efficace considerata la mancanza di laboratori specifici sui vari territori. De Luca a riguardo, spiega: “Non esiste, il ministero comunica che servirebbero laboratori, allo stato non servono per screening rapidi di massa, è una fake news”.
I numeri
Sono 392 i contagi, il 4,6 per cento dei tamponi effettuati, una situazione che non cambia rispetto al risultato di ieri, infatti il governatore della Campania scongiura il panico: “Dobbiamo avere tranquillità. Consapevolezza, ma tranquillità. Ho registrato in questi giorni qualche elemento di depressione, di angoscia. Cose che non aiutano, non servono a affrontare la situazione. Serve invece la ragione, capire bene la situazione. Capire la situazione significa, secondo quello che gli hanno riferito epidemiologi e direttori, rendersi conto di tre cose. Primo: “il 75-80 per cento dei positivi scoperti vengono dalle tre Asl di Napoli, è la conferma che la delicatezza maggiore è nell’area maggiormente popolata”. Secondo: “La Lombardia è uscita più tardi dal contagio pesante, incontrerà più tardi la ripresa autunnale”. Terzo: “Noi facciamo più tamponi. Anche negli ospedali verifichiamo non solo quelli che entrano nella rete di emergenza, ma tutti i ricoverati. Significa che dovremmo depurare del 25 per cento il dato che trasmettiamo al Ministero. Altra questione sono i “comportamenti irresponsabili da stroncare”. Da qui all’uso della mascherina il passo è breve. Se continuano gli assembramenti che si vedono davanti alle scuole, fra due settimane ne vedremo le conseguenze”.
Asintomatici
Le ultime disposizioni riguardano invece la questione degli asintomatici: “Dobbiamo liberare gli ospedali dagli asintomatici ai quali finiamo per fare solo da badanti. Devono tornare a casa. I familiari? Mascherine e controllo quotidiano dei dipartimento di prevenzione tre volte al giorno per sapere di aggravamenti”. E poi: “posti letto da aumentare fino a considerare una possibile platea di 20mila contagi”. Un impegno questo su cui la regione sta lavorando: “Da noi non ci saranno malati per terra o che non sanno dove andare”, chiude così la diretta Vincenzo De Luca.
di Pasquale Di sauro