La seta è da sempre il tessuto simbolo di ricchezza, potere e raffinatezza. Proprio per l’eloquenza del tessuto, che da sé rappresenta uno status symbol, la seta è stata scelta nel corso dei secoli per adornare le residenze reali, aristocratiche, con arazzi, tende e rivestimenti.
Da San Leucio alla Casa Bianca: la seta più pregiata del mondo
Ciò detto, non sembrerà bizzarro che anche le bandiere dei palazzi simboli di potere come la Casa Bianca, Buckingham Palace, il Quirinale o il Vaticano siano tessute proprio in seta. Quello che non tutti sapranno, però, è che non si tratta di una seta qualunque, ma di quella di San Leucio.
Il sito di San Leucio, frazione del comune di Caserta, è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 1997. La storia di questi luoghi inizia nel XVII secolo, quando entrarono a far parte dei possedimenti dei conti Acquaviva del Belvedere che ivi edificarono un casino di caccia, noto oggi come palazzo Belvedere.
Nel 1750 i terreni di San Leucio confluirono nell’eredità della famiglia reale dei Borbone di Napoli. Fu così che il re Carlo III decise di eleggerli quali sedi delle seterie reali.
Ma il progetto del re era molto più ambizioso di così: egli mirava a creare una produzione pregiatissima senza eguali, che superasse le famosissime sete di Lione e le sostituisse nei palazzi delle famiglie più potenti della sua epoca e di quelle a venire, situato vicino la Reggia di Caserta, così da renderne agevole la fornitura e vicino ad uno dei centri di commercio più importanti dell’epoca, il porto di Napoli.
Per realizzare tale progetto il re inviò in Francia moltissimi giovani artigiani, affinché si istruissero all’arte della tessitura. Finanziò l’acquisto di tutti i macchinari per le famiglie del luogo e ciascuno ricevette formazione adeguata al compito.
Ideò e organizzò una comunità che potremmo definire ideale e quasi irrealistica: nella Colonia Reale di San Leucio fu addirittura emanato un codice legislativo che disciplinava l’intera vita della comunità, che aboliva la proprietà privata al suo interno e che esaltava i valori del lavoro e della fratellanza.
Insomma, la Colonia Reale di San Leucio rappresentava una catena produttiva senza eguali, in cui ciascuno aveva il proprio ruolo e gli strumenti adeguati per portarlo a termine. Possiamo considerarla anche come primo esempio in Italia di scuola dell’obbligo per discipline professionali.
Alle maestranze locali si unirono poi i migliori artigiani provenienti da ogni dove, a cui veniva assegnata una casa nella colonia e un telaio adeguato.
L’eredità della Colonia Reale di San Leucio è sopravvissuta per decenni. Oggi sono ancora attive, infatti, alcune di queste manifatture, anche se in numero assai esiguo. Esse tuttavia portano il vanto, come detto, di fornire palazzi come il Quirinale, la Casa Bianca, Buckingham Palace e le case reali e di alta rappresentanza di tutto il mondo.