Gianni Melillo sarà il nuovo procuratore nazionale antimafia, battendo ai voti Nicola Gratteri. Determinanti sono stati i voti dei vertici della magistratura italiana, ovvero quelli del primo presidente Pietro Curzio e del procuratore generale Giovanni Salvi. Entrambi, infatti, hanno espresso la propria preferenza per Melillo, che passa con 13 voti contro i 7 di Gratteri.
I voti
Hanno votato per Melillo i 5 consiglieri di Area, i due professori indicati da M5S Benedetti e Donati, oltre al laico di Forza Italia Michele Cerabona. Tra i voti per il nuovo procuratore vi sono anche quelli dei tre consiglieri di Unicost, che erano una sorta di ago della bilancia. Per Gratteri, invece, hanno votato i quattro esponenti di Autonomia e indipendenza, Nino Di Matteo, Sebastiano Ardita, Giuseppe Marra e Ilaria Pepe. Oltre a loro ci sono stati i voti dei due laici della Lega Cavanna e Basile, nonché Fulvio Gigliotti.
La firma immediata
La nomina di Melillo potrebbe essere firmata entro poche ore, in modo tale da consentirgli di poter aprire il primo congresso dei procuratori generali europei a Palermo. Questo evento, infatti, apre la serie di celebrazioni per il trentennale della strage di Capaci.
I primi auguri per Melillo sono arrivati da Piero Grasso, ex presidente del Senato ed ex capo della procura nazionale antimafia: “Conosco l’importanza di quell’ufficio e conosco altrettanto bene le capacità di Melillo.
Marta Cartabia, ministra della Giustizia, ha augurato al nuovo procuratore nazionale antimafia di continuare “a proiettare nelle sfide attuali le idee innovatrici di Giovanni Falcone“.