Una cultura nuova, giovane, innovativa: è quello di cui Caserta ha terribilmente bisogno, e quello che al momento non possiede. Una città vivace e dinamica come Caserta non può permettersi di far cultura solamente in poche zone circoscritte. “Un’Estate da Re” e “Un’Estate da BelvedeRe” sono rassegne già consolidate, tanto da esser diventate istituzioni del casertano, capaci di attirare ospiti nazionali ed internazionali che si esibiscono alla Reggia o al Belvedere di San Leucio. E al centro? Lì c’è “Corde Nuove”.
Corde Nuove: il festival al Teatro Civico
In uno scenario in cui le istituzioni si affidano alle consuetudini e al già visto, il festival “Corde Nuove” apre la strada ad una nuova realtà: quella della musica emergente campana. Tre serate – 27 ottobre, 3 e 17 novembre – fatte di musica e giovani presso il Teatro Civico 14, organizzate dall’APS Urbe Santa Maria Capua Vetere e presentate da Silvia Barbato.
Sul palco del Teatro Civico 14 si esibiranno gruppi ed artisti locali – scivolando da un genere musicale all’altro, dal rap fino al cantautorato – come i Santamaria, Sebastian De Wil, Zarat & Le Isole, Slyrec, CapaTosta con Casa Caruta Crew, Ugo Crepa, Demonaco, Mariapia e Da Blonde. Ogni sera, tra un’esibizione e l’altra, si alterneranno momenti d’intervento e di riflessione con RainArcigay, Magazine Informare e Autart APS.
La cultura italiana non è giovane
L’Italia non è un paese fatto per i giovani, è risaputo. Mentre le opportunità sembrano diminuire sempre più, spingendo le generazioni a volgere lo sguardo verso altri paesi d’Europa ed oltreoceano, un nuovo tipo di cultura inizia a farsi sentire: una cultura dinamica, che parte dal basso, fatta dai giovani per i giovani, in grado di unire divertimento ed impegno sociale. Una cultura che vuole mettere la città al centro, riappropriandosi di spazi lasciati a se stessi e trasformandoli in nuovi punti d’incontro e socializzazione.