Racconteremo com’è stato bello vincere, di quando il cielo di Napoli ha tinto di azzurro le strade e i balconi. Per strada visi felici e il rumore dolce dello sventolio delle bandiere con il terzo scudetto sopra. Racconteremo di come, domenica dopo domenica, il pensiero di vincere si faceva sempre più reale per quanto incredibile, impensabile. In testa dalla prima all’ultima giornata, con un distacco sempre più profondo dalla seconda.
Dietro di noi la storia della Serie A, cento scudetti e trofei, tutti affannati a rincorrerci, ma non ci prendevano. Nessuno ci avrebbe scommesso, neanche noi. Eppure, ad un certo punto, si concretizzava il sogno e sfidando mille scaramanzie, sono apparse le prime, sparute quanto sfrontate, bandiere. Perché l’Argentina aveva vinto il Mondiale, come nell’87. Perché la Cremonese era arrivata ai quarti di Coppa Italia, come nell’87. O forse, semplicemente perché quel ruggito di gioia era chiuso nelle gole dei napoletani da 33 anni.
Troppo tempo è passato dall’ultima volta: tu c’eri, sì tu c’eri, e allora raccontami. Io c’ero. La prima volta io c’ero. Non avevamo mai vinto e non potevamo sfidare la storia, questo senza dircelo, ci dicevano. Arrivò un Messia con una promessa e ad un certo punto si concretizzava il sogno. Ricordo la voglia e la speranza, le strade, le piazze, le bandiere e poi il ruggito di gioia e liberazione. Ce l’avevamo fatta, noi che non potevamo, cominciammo a raccontare di quanto era stato bello vincere e di continuare a farlo perché arrivarono trofei, uno dietro l’altro, ed era sempre tutto più azzurro
Attesa, quanta attesa, rivivere quei momenti è stato a lungo un desiderio e oggi viviamo insieme quello che da tanto tempo avevamo voglia di condividere ma che soltanto a parole non si può. Una storia, un’avventura, una città e un popolo con un sogno nel cuore: rivedere tutto l’azzurro e sentire dentro la tanta emozione per una squadra che ce l’ha fatta, spinta da un vento di passione a riportare tre colori, il verde, il bianco e il rosso, per la terza volta su uno sfondo colore del cielo e del mare. Adesso ci sei anche tu, adesso raccontiamo insieme.
A seguire fotostoria della festa scudetto.




di Pasquale di Sauro e Alessandra Criscuolo
ph Ciro Giso