Comunicato su Parco Saraceno
Sostegno al sindaco di Castel Volturno
Ho visto il servizio su Sky dedicato al Parco Saraceno di Pinetamare, uno dei luoghi più degradati ed abusivi che esista sul nostro territorio.
Qui un gruppo di giovani, che si definivano Latrones, due anni fa organizzò un Festival definito provocatoriamente dell’illegalità con musiche, canti popolari e danze.
Come si commenta nell’articolo è una “storia infinita”. Da circa un ventennio queste case una volta lasciate dai militari Americani, sono state abbandonate, forse in attesa
di demolirle per la costruzione del porto turistico.
Come ha dichiarato il sindaco Dimitri russo finalmente è arrivato il momento di fare legalità per il parco Saraceno,( e non solo ) anche se per ora si concede concede un mese
di corrente elettrica per far fronte all’emergenza.
Nello stesso tempo va chiarito che non vi è alcun diritto acquisito dagli occupanti. Bisogna evitare altre invasioni sul territorio domiziano.
Come ha sottolineato il primo cittadino nella sua intervista “Eventuali aiuti sociali vanno dati a tutte le famiglie in grave disagio economico, e non solo a quelli che commettono
ogni tipo d’illegalità. Ma il problema rimane di una gravità ed enormità di fronte alla quale è difficile trovare soluzioni.
In questo caso, come Portavoce del FTS Casertano, esprimo un accordo pieno con le parole del sindaco, che non può essere lasciato solo a sostenere questa battaglia di risanamento e di solidarietà –
e che richiede anche interventi urgenti nei casi più disperati per trovare un alloggio alle famiglie più disagiate, con carichi di persone in stato di disabilità o gravemente malate.
Forse l’avvio dei lavori del porto turistico – da anni atteso come una speranza per il rilancio economico della zona – offrirà l’occasione per affrontare il problema e per trovare le soluzioni necessarie.
E’evidente che questo compito non può essere scaricato solo sulle spalle del comune, tra l’altro in una pesante situazione finanziaria che la nuova amministrazione sta cercando di sanare.
E’ necessario il concorso degli altri enti ed istituzioni – a partire da quelle provinciali e campane. Qui deve scendere in campo con decisione il Governo, anche facendo ricorso a fondi europei e di tipo straordinario.
Nello stesso tempo il mondo del lavoro e delle imprese, in particolare le associazioni umanitarie, quelle del terzo settore e del volontariato possono dare un contributo per mettere in campo azioni
di solidarietà, di accoglienza e di sostegno, magari facendo ricorso a nuovi strumenti normativi come quelli previsti dal Protocollo di recente sottoscritto tra Ministero del Lavoro, ANCI e Forum Terzo Settore,
per avviare sperimentazioni con forme di gestione partecipata e condivisa dei beni comuni, di pubblica utilità.
Pasquale Iorio
Portavoce FTS Casertano