Il programma e le idee di Romolo Vignola, candidato per Caserta
Il tema della sicurezza, drammaticamente attuale, impone un forte impulso ad un coordinamento della polizia municipale con la prefettura al fine di predisporre, soprattutto nei giorni e nei luoghi “rossi”, un efficace controllo del territorio.
La manutenzione e la pulizia delle strade urbane deve essere necessariamente migliorata per restituire alla città un minimo di vivibilità. Anche l’attività sportiva, sia professionistica che giovanile e dilettantistica, va ripensata coinvolgendo imprenditori corretti, il cui interesse dovrebbe essere stimolato da un contesto socio-ambientale completamente rinnovato.
La cultura ed il turismo debbono essere implementati affidando l’organizzazione di eventi e manifestazioni a persone competenti e qualificate e promuovendo i nostri siti tradizionali (Reggia, San Leucio, Borgo medievale etc.) unitamente ai nostri borghi in un circuito virtuoso che consenta, grazie ad una visione moderna del trasporto pubblico, di valorizzare le nostre bellezze.
È infine irrinunciabile una riorganizzazione dei Servizi Sociali la cui funzionalità non può dipendere esclusivamente dalla lodevole buona volontà di singoli impiegati e funzionari, ma deve essere promossa e controllata quotidianamente dall’amministrazione comunale.
Non è un libro dei sogni ma un progetto concreto che attraverso una gestione corretta e razionale delle risorse finanziarie che arriveranno a rimpinguare le casse comunali, può essere realizzato».
Romolo Vignola, avvocato penalista e Già presidente della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, è candidato sindaco al comune di Caserta. A suo sostegno le liste: “Speranza per Caserta”, “Io firmo per Caserta” e “Per le persone e la comunità”.
Un progetto civico con vocazione di sinistra che raccoglie (ovviamente in parte) la passata esperienza elettorale di Francesco Apperti, volto del civismo casertano.
Da cosa è dettata la scelta di scendere in campo per Caserta?
«Ho accettato la sfida di presentare la candidatura spinto da un forte sentimento che mi lega alla mia città. Anche la mia formazione socialista è stata determinante poiché avverto l’esigenza di riaffermare tali princìpi particolarmente attuali in un contesto che necessita di un’efficace ed immediata azione riformatrice».
Quali sono le priorità sulle quali intervenire per valorizzare questo comune?
«L’agenda del recovery found ci indica le priorità che debbono orientare l’attività amministrativa: digitalizzazione, ambiente, transizione ecologica, già inserite nel nostro programma di coalizione e coerenti con le esigenze della città».
Quali soluzioni per implementare investimenti sul territorio? Scongiurando scene indecorose come le tante attività chiuse nelle principali strade della città.
«La rinascita economico-produttiva della città passa attraverso una virtuosa sinergia con la Regione, le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali che valorizzi le eccellenze del territorio coinvolgendo soprattutto i giovani nelle attività commerciali, artigianali e culturali che caratterizzano la nostra città».
Quali sono state le principali inefficienze dell’amministrazione Marino e come interverrebbe se fosse sindaco di Caserta?
«È difficile e forse ingeneroso operare una gerarchia tra le inefficienze dell’attuale amministrazione, caratterizzata dall’assenza di una visione razionale e sistematica degli obiettivi primari e fondamentali da perseguire nell’interesse dei cittadini, certamente causata dai continui mutamenti dei componenti della Giunta che, tranne casi piuttosto rari, non si sono segnalati per competenza e professionalità.
Per quanto mi riguarda, al fine di migliorare sensibilmente la qualità dell’azione amministrativa è indispensabile avvalersi della collaborazione di persone qualificate professionalmente, intellettualmente oneste, in grado di gestire nell’esclusivo interesse dei cittadini, le risorse provenienti dal recovery found».
Spazi verdi e valorizzazione delle eccellenze culturali presenti. Come intervenire per rilanciare le ricchezze di Caserta?
«La transizione ecologica sarà l’occasione per riqualificare, e anche creare, aree verdi in città. Bisogna entrare nell’ordine di idee che la digitalizzazione, la valorizzazione urbanistica e il tema dell’ambiente siano rese organiche ed interconnesse attraverso un progetto globale e razionale. Noi dobbiamo entrare nell’ordine di idee che nessuna azione è a sé stante».
Caserta occupa da anni gli ultimi posti nella classifica basta sulla “vivibilità” dei comuni. Quali servizi vanno implementati e/o creati? Come finanziarli?
«La risposta a tale domanda è già stata parzialmente fornita nei passaggi precedenti. A tal proposito è indispensabile rivedere completamente, rendendola trasparente, l’attività di riscossione dei tributi, allo stato a dir poco inefficiente.
Il tema della sicurezza, drammaticamente attuale, impone un forte impulso ad un coordinamento della polizia municipale con la prefettura al fine di predisporre, soprattutto nei giorni e nei luoghi “rossi”, un efficace controllo del territorio.
La manutenzione e la pulizia delle strade urbane deve essere necessariamente migliorata per restituire alla città un minimo di vivibilità. Anche l’attività sportiva, sia professionistica che giovanile e dilettantistica, va ripensata coinvolgendo imprenditori corretti, il cui interesse dovrebbe essere stimolato da un contesto socio-ambientale completamente rinnovato.
La cultura ed il turismo debbono essere implementati affidando l’organizzazione di eventi e manifestazioni a persone competenti e qualificate e promuovendo i nostri siti tradizionali (Reggia, San Leucio, Borgo medievale etc.) unitamente ai nostri borghi in un circuito virtuoso che consenta, grazie ad una visione moderna del trasporto pubblico, di valorizzare le nostre bellezze.
È infine irrinunciabile una riorganizzazione dei Servizi Sociali la cui funzionalità non può dipendere esclusivamente dalla lodevole buona volontà di singoli impiegati e funzionari, ma deve essere promossa e controllata quotidianamente dall’amministrazione comunale.
Non è un libro dei sogni ma un progetto concreto che attraverso una gestione corretta e razionale delle risorse finanziarie che arriveranno a rimpinguare le casse comunali, può essere realizzato».
di Redazione Informare
TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE
N°221 – SETTEMBRE 2021