Comicon senza frontiere: ecco perché ci piace

Redazione Informare 03/05/2023
Updated 2023/05/03 at 5:31 PM
4 Minuti per la lettura

Sono stati 4 giorni meravigliosi quelli che abbiamo trascorso al Comicon, l’International Pop Culture Festival che si tiene ogni anno alla Mostra d’Oltremare. Tantissimi gli ospiti, da Caparezza e Cristina D’Avena a maestri del fumetto come Milo Manara e Cavazzano.

La porta d’accesso per il mondo del fumetto e del gaming in Italia e all’estero. Importanti espositori del settore – più di 350 – come Panini Comics, Mondadori, La Feltrinelli e Shockdom e non solo: alla mostra, infatti, erano presenti anche università e accademia come la Vanvitelli, ABANA e Scuola Comix. Un modo, quindi, per conoscere meglio alcuni dei luoghi di formazione dei giovani artisti e perfino gli studi scientifici – abbiamo studiato le onde cosmiche con i ricercatori!

Certo, ci sono stati problemi, segnalati da molti visitatori. Come ad esempio la mancanza di internet all’interno della fiera, che hanno reso difficile mettersi in contatto tra gruppi di amici, facendo perfino saltare l’incontro con l’artista James Lee previsto per Lunedì 1 Maggio. Eppure, mentre alcune questioni organizzative dobbiamo metterle all’attenzione degli organizzatori, il Comicon continua ad essere un faro per tanti appassionati e anche semplici famiglie che si divertono nei quattro giorni di manifestazione, tra un costume del supereroe preferito e un torneo di videogiochi con visore a realtà aumentata. Senza dimenticare lo spettacolare Palmarès che si tiene ogni anno al Teatro Mediterraneo.

L’importanza del Comicon a Napoli

Dal 1998, data della sua prima edizione, il Napoli Comicon rappresenta il luogo di ritrovo di tantissimi appassionati di videogiochi, cinema e serie tv, giochi da tavolo e di ruolo, cultura pop asiatica, musica e cosplay, collocandosi tra i maggiori festival pop crossmediali in Europa.

Tra visitatori e appassionati non ci sono limiti di età o discriminazioni di genere, ognuno per i quattro giorni dedicati alla fiera è libero di esprimere al meglio le proprie passioni.

I numerosi padiglioni allestiti con merchandise di ogni tipo, postazioni da giochi da tavolo e videogiochi, cibo e bevande tipici sia orientali che napoletani, sono alternati da lunghi vialetti dove sfilano le numerose persone che accorrono all’evento, inoltre, in alcune zone di essi è possibile partecipare a numerosi giochi di ruolo, dalle battaglie con armi medievali fino al tiro con l’arco o alla corda, il tutto reso ancora più avvincente dal pubblico e dagli organizzatori stessi dell’evento.

Il Comicon però, costituisce anche un importante momento di socializzazione, ogni tipo di barriera viene incredibilmente abbattuta e si ha la costante sensazione di essere trascinati in un luogo colmo di amici, in cui raduni improvvisi, battute, sorrisi e risate la fanno da padroni; non è raro immaginare di poter osservare Pikachu, Voldemort e John Wick che tra una foto e un’altra, scherzosamente, intraprendono un duello amichevole all’ultimo sangue.

È impossibile uscire l’ultimo giorno dalla fiera senza provare nostalgia dell’atmosfera magica che solo il Comicon è in grado di creare, quattro giorni in cui si mette da parte la realtà, entrando in una dimensione mistica a cui è difficile rinunciare una volta tornati alla quotidianità. Attendere un altro anno appare davvero complicato, ma le cose belle sono tali proprio perché di rara cadenza; la fiera che si svolge annualmente alla Mostra d’Oltremare ne è l’esatta rappresentazione.

di Ciro Giso e Andrea Passero

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