Ritorno ChatGPT

Ritorno ChatGPT in Italia: c’è la soluzione

Giovanni Basile 14/04/2023
Updated 2023/04/14 at 3:39 PM
5 Minuti per la lettura

OpenAI sta collaborando con il Garante della privacy italiano per riportare ChatGPT nel nostro Paese dopo il blocco dovuto ad una mancata chiarezza sull’utilizzo dei dati dell’utente da parte dell’intelligenza artificiale. Le due parti si sono incontrate rendendosi disponibili a venirsi incontro per “arrivare ad una positiva soluzione” entro il 30 Aprile, dunque ChatGPT ritorna in Italia?

Cosa ha bloccato ChatGPT

Il 20 Marzo, il Garante della Privacy italiano ha riscontrato in ChatGPT la mancanza di un’informativa di servizio di base giuridica, inoltre l’assenza totale di verifica dell’età. Questi “cavilli” in realtà sono di fatto una grave mancanza in termini di privacy e diritto dell’utente, per questo il Garante ha disposto un blocco immediato in alternativa ad una pesantissima multa.

La trattativa

La grandissima utilità di ChatGPT sta nel fatto che anche gli utenti più inesperti del mondo informatico possono usare l’IA per ricevere risposte articolate a domande complesse. Data l’enorme semplicità del servizio e il largo numero di utenti che lo usavano, in molti hanno subito un forte shock al momento della sua chiusura e altrettanti si chiedono: ChatGPT ritorna in Italia?

Nei primi giorni di Aprile, il team di OpenAI (azienda fondatrice di ChatGPT) incontra tramite videoconferenza il Garante della Privacy italiano, il meet è positivo e forse se tutto andrà bene ci sarà una riapertura il 30 Aprile.

Le condizione dell’Autorità della Privacy sono la tutela dei cittadini italiani ed europei, i cittadini dovranno sempre essere informati dell’uso dei propri dati ed essere in grado di accettare o meno con avvisi ben visibili, inoltre il servizio non deve essere accessibile ai minori di 14 anni.

OpenAI accetta tali condizioni ed è al lavoro per “migliorare” il proprio servizio, per questo entro il 30 Aprile presenterà un documento di funzionamento al Garante che dovrà accettare o meno.

Dove prendono i dati le Intelligenze Artificiali?

Moltissimi utenti, eludono il blocco in Italia usando una VPN, ma la questione di base è da dove prendono i dati le intelligenze artificiali online?

Alcuni tipi di intelligenze artificiali esistono da 50 anni, la maggior parte di loro si basa sulle logiche di algoritmo, ovvero l’analisi di dati che si ripresentano più volte, fenomeno assai frequente nei banner pubblicitari.

Le “intelligenze artificiali deboli” di tipo pubblicitario, i servizi di statistica ecc sono IA deboli che si basano sulle logiche di algoritmo. Servizi come ChatGPT, si basano su Machine Learning complessi, che fanno rifermento a dati online, archivi, e talvolta input umani, per questo l’IA sembra generare risposte umane.

In Italia, con il Garante della Privacy, oppure negli USA con Joe Biden e Elon Musk (lui ha una visione Terminator), c’è la preoccupazione di come possono le IA influenzare la società, per questo si pensa a dei regolamenti. Il pericolo non è frutto di fantasia ma reale, La Cambridge Analitica, influenzò per davvero le votazioni per la Brexit nel Regno Unito.

Paura del buio o paura reale?

C’è davvero bisogno di avere paura delle IA? In generale il progresso tecnologico non distrugge “il vecchio” ma potenzia, sempre.

Socrate vedeva in male la scrittura che veniva considerata medicina per la memoria, il filosofo pensava che potesse pregiudicare la memoria umana, eppure la scrittura ha potenziato il pensiero mettendo alla luce poemi, romanzi. Si ha paura di quello che non si conosce, ma più che trovare il male negli strumenti, l’umanità deve vedere il male in sé, cercando di estirparlo. Se usiamo le IA per ricerche, statistiche contro le malattie, per monitorare la deforestazione, lo scopo è lodevole, ma se le usiamo per condizionare le masse verso il lato peggiore dell’umanità, beh in quel caso dobbiamo riflettere.

La raccolta dati delle IA deve certamente rispettare i diritti della privacy, ma il corretto utilizzo dei dati spetta solo a noi utenti finali.

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