Ventitre anni dopo il primo sequestro preventivo ed il conseguente iter burocratico per il recupero a fini sociali, la villa di Walter Schiavone, ex boss del clan dei casalesi e fratello di Francesco Schiavone detto Sandokan, diventa un bene pubblico e fruibile dalla comunità.
La festa per la conclusione dei lavori si è tenuta questa mattina in via Tasso a Casal di Principe alle ore 10, proprio all’interno della struttura che è stata trasformata in un ‘Centro Riabilitativo per la salute mentale’ finanziato interamente dalla Regione Campania.
Per l’occasione è stata inaugurata la mostra fotografica “C’era una volta …. Hollywood” di Mario Spada, riconosciuto fotografo nazionale che ha seguito anche le riprese del film Gomorra.
“La villa ha rappresentato per anni un simbolo della potenza economica e criminale del clan – ha dichiarato soddisfatto Giovanni Allucci, Amministratore Delegato Agrorinasce – ora è diventato un simbolo del contrasto alla camorra attraverso la confisca dei beni patrimoniali, nel futuro dovrà diventare un simbolo nel riutilizzo sociale e pubblico dei beni confiscati alle mafie. Per questo motivo, oggi, abbiamo pensato di fare una prima festa ringraziando la magistratura e le forze di polizia che hanno operato su questi territori. In modo particolare sono stati ringraziati tutti per l’impegno profuso negli ultimi 15 anni, anche per quelli che non sono riusciti ad essere presenti e lo faremo dedicando a loro una mostra fotografica di Mario Spada.”
Le operazioni di recupero e di valorizzazione del bene confiscato alla camorra sono state affidate dagli amministratori del Comune di Casal di Principe già nel 2003 ad Agrorinasce, Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio. Da quel momento è cominciato l’iter per la ricerca fondi conclusosi definitivamente nel 2007 quando è stato siglato l’Accordo di Programma per l’importo di 1,5 milioni di euro tra l’ASL di Caserta (in qualità di soggetto gestore, la Seconda Università di Napoli (in qualità di stazione appaltante), la Facoltà di Architettura di Aversa (in qualità di progettista), il Comune di Casal di Principe (proprietario del bene immobile e soggetto destinato al rilascio delle autorizzazioni previste dalle norme), Agrorinasce (soggetto amministratore del bene confiscato deputato alla realizzazione di attività di animazione sociale e di diffusione della cultura della legalità) e la Regione Campania (soggetto finanziatore attraverso l’utilizzo dei fondi FAS).
Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco del Comune di Casal di Principe, Renato Natale, il quale ha dichiarato che con l’evento di questa mattina si restituisce al territorio e alla comunità di Casal di Principe un nuovo bene liberato dalla camorra. L’impegno sarà massimo affinché questo Centro sia gestito dall’ASL Caserta e diventi sempre più un centro di eccellenza nella riabilitazione della salute mentale.
Durante le operazioni di recupero la villa è stata al centro di numerosi eventi, anche mediatici: proprio all’interno dello stabile, sono state girate anche scene della pellicola estratta la libro scritto da Roberto Saviano ‘Gomorra’.
Per l’occasione erano presenti all’evento, oltre ai firmatari dell’Accordo di Programma, Immacolata Fedele e Giovanni Allucci di Agrorinasce, Renato Natale, Sindaco di Casal di Principe, Mario De Biase, direttore generale dell’ASL Caserta e il Prof. Giovanni Francesco Nicoletti, dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, in rappresentanza del Rettore Giuseppe Paolisso, il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti, Antonello Ardituro (Consigliere C.S.M.), Francesco Cananzi (Consigliere C.S.M.), Maurizio Giordano (D.D.A. di Napoli), Marco Del Gaudio (D.D.A. di Napoli), Maria Vittoria Foschini (Tribunale di Napoli), Raffaello Magi (Corte di Cassazione), Egle Pilla (Tribunale di Napoli), Elisabetta Garzo (Presidente del Tribunale Napoli Nord), Raffaele Piccirillo (Ministero della Giustizia), Giuseppe Meccariello (Tribunale S. Maria C.V.), Claudia Picciotti (Tribunale di Napoli), Fabrizio Vanorio (D.D.A. di Napoli), Diego Marmo, (Magistrato in riposo), Luigi Riello (Procuratore Generale Corte di Appello di Napoli), Francesco Greco (Procuratore Capo Napoli Nord), Giuseppe De Carolis (Presidente della Corte di Appello di Napoli), Rosaria Capacchione (componente commissione bicamerale antimafia), Marco Di Lello (segretario commissione bicamerale antimafia), Massimiliano Manfredi (componente commissione bicamerale antimafia), Franco Malvano (commissario Regione Campania per le iniziative antiracket e usura) nonchè autorità regionali e locali, tutti i rappresentanti delle forze di polizia, i rappresentanti delle categorie, dei sindacati e del settore sociale.
di Antonino Calopresti