Centro Autismo ISO Musicale APS: “Ascoltateci non siamo invisibili”

Simone Cerciello 07/05/2020
Updated 2020/05/07 at 6:05 PM
3 Minuti per la lettura
Dal 10 marzo al 3 maggio, il Centro Autismo ISO Musicale APS di Pomigliano d’Arco ha fornito assistenza gratuita, ma le istituzioni sono assenti.

I bambini, durante il periodo del distanziamento sociale obbligatorio, hanno avuto modo di collaborare attraverso i monitor alle iniziative terapeutiche somministrate, nel tentativo di non lasciare nessuno indietro.

Il Centro ha ripreso le terapie il 4 maggio 2020, nel rispetto delle regole sanitarie, delle sanificazioni e con l’adozione dei dispositivi di sicurezza, ma, nonostante ciò, la comprensibile paura delle persone ha ridotto a 20 le famiglie che attualmente stanno seguendo il percorso terapeutico.

«Nel mese di giugno tutti riprenderanno e sono circa 50 i bambini che saranno curati dai nostri terapisti. Ma siamo in attesa, tra maggio e giugno, degli aiuti finanziari dalle istituzioni territoriali, in modo da sostenere le famiglie in difficoltà» dichiara il Dott. Domenico Manna.

 

Da giugno il Centro adotterà anche il metodo ABA

 

A partire dal mese di giugno, al Centro Autismo ISO Musicale APS, di Pomigliano d’Arco, si applicheranno le tecniche della terapia ABA, e ci sarà la possibilità di fare maggiori passi avanti nel percorso di vita di questi bambini.

L’ABA (Applied Behaviour Analysis) è l’Analisi del Comportamento Applicata, e si basa sui princìpi della scienza del comportamento.

In questa prospettiva “l’analista comportamentale” utilizza i dati ricavati per formulare teorie relative al perché una determinata reazione si verifica in un particolare contesto e, conseguentemente, mette in atto una serie di interventi finalizzati a modificare esse o il contesto in cui avvengono.

Dott. Domenico Manna: «Al di là delle tecniche, che spesso trovo fondamentali e realmente utili se applicate tenendo conto della specifica situazione e del singolo bambino/adolescente che ho davanti, i miei assistiti traggono da tali strategie una maggiore facilità nell’apprendimento, maggiore entusiasmo e una più solida passione per la musicoterapia».

Ha aggiunto poi: «Questo è un grido di aiuto alle istituzioni, abbiamo bisogno di essere ascoltati e supportati, tutti i bambini con disabilità e le loro famiglie non sono invisibili!».

di Simone Cerciello

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