Cento anni di storia, tradizione ed evoluzione della Aeronautica Militare, dalla sua fondazione ai giorni nostri, raccolti in un’esposizione che sta percorrendo in lungo e in largo la Penisola. La mostra è visitabile a Caserta, presso Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare, dal 12 al 27 agosto. Informare ha incontrato il Tenente Colonnello Angelo Gionti, responsabile del progetto della mostra del Centenario, che ha rivelato alcune curiosità sul percorso espositivo.
Come nasce l’idea della mostra e perché una mostra itinerante?
Il tutto nasce sotto la guida del Generale Ispettore Capo Basilio Di Martino, Presidente del “Comitato Centenario dell’Aeronautica Militare” e curatore tecnico-scientifico della mostra. Poi, nel team del progetto, c’è chi ha curato i visual, chi i testi, chi ha assemblato il tutto. L’ambizione della mostra itinerante è proprio quella di portare in giro per l’Italia il percorso espositivo sui 100 anni di storia dell’Aeronautica Militare e toccare 12 città. La tappa di Caserta è particolarmente significativa, poiché il 90% degli uomini e delle donne in forza all’Aeronautica Militare è passato da quella scuola.
Cosa è possibile ammirare nell’esposizione?
Si tratta di una mostra fotografica e iconografica, sviluppata lungo una linea del tempo che inizia nel 1923, con la Regia Aeronautica, passando per il 1947 quando diviene Aeronautica Militare, arrivando fino ai giorni nostri, in volo verso il futuro, come recita lo slogan del centenario. In realtà, l’Aeronautica Militare è sempre stata in volo verso il futuro, spesso anticipando dei processi; penso al recente volo suborbitale effettuato dal colonnello Walter Villadei. I pannelli predisposti lungo il percorso dell’esposizione raccolgono tantissime fotografie, con didascalie; le fotografie più significative coprono invece l’intero pannello. Inoltre, vi sono dei tavoli grafici, con quindici modellini di aeroplani che hanno fatto la storia.

Penso al modello dell’idrovolante biscafo Savoia-Marchetti S.55, con il quale Italo Balbo ha compiuto la transvolata atlantica Orbetello-Chicago-New York-Roma, nel 1933; il modello Macchi-Castoldi M.C.72, un idrovolante che ha raggiunto il record velocità, 709 km all’ora, nel 1934, condotto da Francesco Agello, sul lago di Garda, dove era presente il reparto alta velocità della Regia Aeronautica. Ancora, il Caproni C.A.161 che, pilotato da Mario Pezzi a Guidonia Montecelio, raggiunse l’altezza di 17.000 metri nel 1938.
Ecco, pensiamo che su 84 record di allora, ben 34 furono detenuti dalla Regia Aeronautica nei primi 10 anni di fondazione. Poi, vi sono modelli più recenti ma iconici, come l’F.104, il Tornado e l’F.35. Ancora, vi è la parte dei cimeli, con l’esposizione di quindici uniformi storiche, con fogge e colori diversi, che rispecchiano i cambiamenti delle epoche e delle tecnologie. Infine, grande spazio è dato alle operazioni in Italia e all’estero; a Caserta sono allestiti anche video su schermi.
Da dove proviene il materiale esposto alla mostra?
Il repertorio fotografico appartiene all’Aeronautica Militare che, presso lo Stato Maggiore dell’Aeronautica a Roma, ha un centro produzioni all’avanguardia video e cinematografico. Invece le uniformi storiche sono state fornite dal comando dell’aeroporto dell’Aeronautica Militare di Cameri, in provincia di Novara. Infine, i modellini degli aeromobili provengono dal Museo del Volo di Volandia, vicino Milano.
Informare ha incontrato anche il Colonnello Francesco Sassara, Comandante della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare di Caserta.

Qual è il rapporto dell’Aeronautica Militare con il territorio di Caserta?
L’Aeronautica Militare ha scelto la Città di Caserta fin dal lontano 1926, solo 3 anni dopo la sua costituzione e sono quindi ben 97 anni che gli uomini vestiti di azzurro vivono e servono la Patria e la collettività qui a Caserta. Senza timore di smentita posso affermare che il rapporto dell’Aeronautica Militare e il territorio di Caserta è senz’altro eccezionale, basti pensare che la quasi totalità degli Specialisti che oggi permettono all’Arma Azzurra di assolvere appieno alle proprie missioni sono transitati per la Scuola Specialisti A.M. di Caserta per acquisire le necessarie competenze professionali.
Per questi motivi, ospiteremo la mostra itinerante che lo Stato Maggiore dell’Aeronautica ha curato e che racconta la storia, le capacità e le tradizioni dell’Aeronautica Militare nei suoi primi 100 anni. Questo percorso iconografico è partito dall’Altare della Patria a Roma e toccherà 12 città particolarmente rappresentative e a Caserta, alla Scuola Specialisti, giungerà dal 12 al 27 agosto 2023. Nel mese di settembre, precisamente il 17 settembre, saremo poi interessati anche alla Corsa del Centenario che sarà una competizione simbolica di F.A., su un percorso di 5 km. Il percorso andrà ad abbracciare i luoghi di maggiore importanza per la città (Reggia, Piazza Carlo di Borbone, Corso Trieste, Monumento ai Caduti, Via Mazzini, Piazza Vanvitelli, Sacrario ai Caduti dell’Aeronautica, Viale Douhet).
La competizione, su percorso cittadino e interno alla Scuola, prevede la partecipazione di runners non agonisti, di amatori e/o semplici appassionati di F.A. alle diverse prove della manifestazione e sostiene la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. Infine, la Scuola Specialisti quest’anno festeggia anche i 75 anni della sua costituzione che così nel weekend che dal 29 settembre al 1 ottobre 2023 si terrà il 4° raduno nazionale degli specialisti: oggi, come in passato, la città di Caserta tornerà a riempirsi di azzurro.
Cosa possono attendersi i giovani che intraprendessero un percorso professionale nell’Aeronautica Militare?
I giovani che intendono cogliere le opportunità offerte dall’Aeronautica Militare per la propria carriera professionale scoprirebbero una Forza Armata che lavora silenziosamente con umiltà, con senso del dovere e con professionalità. Difendere lo spazio aereo italiano da qualunque violazione è la missione essenziale dell’Aeronautica Militare, ma l’Arma Azzurra è anche uno strumento diversificato ed equilibrato dotato di specifiche capacità di proiezione, perfettamente integrabile in contesti interforze o multinazionali per condurre operazioni eterogenee e complesse sul territorio nazionale e internazionale.
A questi compiti più istituzionali si aggiungono anche compiti specifici al servizio della collettività; infatti, l’Aeronautica Militare impiega i velivoli che possiedono capacità duali per servizi utili alla collettività come i trasporti sanitari di urgenza e la ricerca ed il soccorso di persone in difficoltà e trasporti in bio-contenimento. In questo contesto i giovani si inserirebbero in realtà estremamente versatile, basata su un patrimonio di valori di altissimo spessore, come l’esempio, la coerenza, la disciplina e l’onore. L’Aeronautica Militare offre un’alta preparazione del proprio personale, una cultura organizzativa basata sulla motivazione, sulle competenze, sulla passione per il servizio reso, riconoscendo sempre i meriti e l’impegno profuso.
I giovani possono scegliere in entrare a far parte della nostra Squadra concorrendo per accendere a tre ruoli: Ufficiali, Sottufficiali e Graduati di Truppa. I nostri ufficiali sono formati nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, i Sottufficiali nella Scuola Marescialli di Viterbo, mentre i Graduati vengono incorporati alla Scuola Volontari di Truppa di Taranto. Di questi, coloro che verranno indirizzati alla Specialità Manutentori di Aeromobile proseguono alla Scuola Specialisti A.M. di Caserta l’iter formativo.
Peraltro, grazie ad un Accordo tra l’Aeronautica Militare e l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, i frequentatori di Corso alla SSAM possono, non solo, essere contemporaneamente iscritti anche all’Università Vanvitelli ma beneficiano anche di un piano di studi appositamente concepito e caratterizzato da un percorso di didattica integrata che vede alternarsi nella docenza sia il personale militare che i professori universitari: chi vorrà potrà completare gli studi e conseguire la Laurea Triennale in Ingegneria Aerospaziale-Meccanica-Energetica.
di Fabio Di Nunno