È di questi giorni l’ennesima constatazione, suffragata da dati inoppugnabili, dello sprofondamento nel degrado di tutto il territorio Comunale che non trova argine: anche gli immobili, ville con piscine e grandi terreni a corredo, svendute ormai a 10/15.000€ e comprate da comunità erranti che sicuramente non porteranno miglioramenti.
Per il decisore politico di turno la responsabilità ricade sul basso livello di civiltà tanto dei residenti quanto dei visitatori siano essi turisti, possessori di seconde case o stranieri extra comunitari, come anche il non raggiungimento della quota di raccolta differenziata sarebbe colpa di costoro, da sempre usati ed abusati come origine di tutti i mali. Non è mai, a quanto pare, colpa del Sindaco e degli assessori chiamati a governare i processi di pianificazione e controllo del territorio!
Loro non c’entrano niente, sia quando prendono i voti e dichiarano a gran voce che meritano di prenderli, sia quando non fanno e se fanno, sbagliano clamorosamente. Con l’arrivo della primavera ed estate, poi, si amplificano gli indecorosi spettacoli con cui ci costringono a convivere, avendo la pretesa di autodefinirsi “comune turistico”.
CAPITOLO RIFIUTI
La gestione dei rifiuti, affidata sempre in proroghe o con contrattino ponte da pochi mesi o 1 anno, rappresenta emblematicamente il bassissimo livello amministrativo profuso da funzionari, dirigenti e parte di quella politica “narrante” ed “errante”.
È ormai noto e denunciato pubblicamente che, a partire dal 2020, ben due affidamenti si sono succeduti per la redazione di un nuovo piano di gestione dei rifiuti da poter condurre anche con aziende pubbliche in house o da mandare a regolare gara pubblica.
È altrettanto noto (l’ho ampiamente scritto) che il primo professionista incaricato a seguito di regolare bando pubblico mise a disposizione la sua grande competenza per poco più di 10.000€.
L’ing. Francesco Girardi ha redatto il suo piano in piena emergenza COVID tra l’altro, pronto ad affrontare il passaggio in maggioranza (nel 2020 c’era maggioranza diversa da quella attuale) che avrebbe validato il percorso pianificatorio durato circa due mesi. Il “piano Girardi” avrebbe fatto calare la TARI del 20% e garantito investimenti in nuove infrastrutture e aspiratori elettrici, con un impiego più responsabile delle manovalanze e servizi dedicati ai singoli quartieri castellani pianificati per l’inverno e soprattutto per l’estate. All’interno di questa maggioranza il piano Girardi causò una profonda spaccatura: l’Assessore all’ambiente, Pasquale Marrandino, si impose nella sua duplice veste di esperto di mozzarelle e di piani rifiuti: “A me nu me piace” fu il commento dai più sentito e anche pubblicamente ribadito (senza alcun dettaglio o motivazione reale) in un recente consiglio comunale in video ripresa.
E allora pagato il professionista con il solo acconto da lui richiesto (circa il 50% pari a 5.000 €), Marrandino e il funzionario Pirozzi da lui “indirizzato” hanno ri-affidato due anni dopo lo stesso lavoro, senza procedura di richiesta di offerta economica, ad altro professionista. Lo strumento amministrativo scelto da Pirozzi questa volta è piaciuto all’Assessore Marrandino.
L’importo dell’affidamento però, quello sì, non immesso in una regolare procedura a richiesta di offerta economica, è stato affibbiato in modo diretto e preciso: 30.000 € + iva e cassa ingeneri (ben 3 volte l’importo spuntato 2 anni prima dall’offerta dell’ing. Girardi, ingegnere Ambientale, pianificatore e progettista professionista di fama nazionale). Tutto ciò è una semplice premessa, per memoria storica per tutti coloro che seppur delegati, poco seguono o conoscono questa realtà che, seppur attenzionata e denunciata, continua a non trovare soluzioni.
IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE
Il prodotto partorito dall’ing. Mario Oscurato è molto striminzito, rappresenta canoni di irricevibilità, inapprovabilità eclatanti e chiediamo al dott. Pirozzi (responsabile ambiente comune di Castel Volturno) di porre fine una volta per tutte a questa deriva politica e amministrativa. Su questo piano industriale di ben 25 milioni di euro, nemmeno passato per il Consiglio Comunale né partecipato con le parti sociali ed economiche del territorio, scopiazzato e incollato da altri comuni. Attendiamo il naturale percorso e indirizzeremo una nota al RUP, unico che potrebbe intervenire in questa fase, ma con molta franchezza nemmeno ci crediamo. Ci attendono ancora giornate di studio e nuove battaglie, ma siamo abituati, sicuramente non ci arrendiamo, ma preoccupati per il nostro territorio di avere un piano industriare che definire pessimo è un eufemismo. Ma questa è un’altra storia.
Il degrado soprattutto se si nutre di “clientelismo” e corruzione, non può che partire dalle scrivanie degli uffici Ambiente Ecologia, e questo vale per tutta l’Italia, di certo non parliamo solo di Castel Volturno, si intende!
IL SETTORE RIFIUTI OGGI
Come non provare rabbia nell’apprendere i disagi degli operatori del cantiere che operano in condizioni disagiate e costretti a scioperare perché i diritti minimi della sicurezza sul lavoro non vengono garantiti? Mentre i morti sul lavoro continuano ad essere una piaga sociale, oggi i dipendenti del comune si trovano in condizioni vergognose. Ma tanto questi operai sono carne da macello e non contano nulla, basta un capo cantiere che minaccia e intimorisce con metodi non certo “democratici” per far andare avanti la baracca. Addirittura vi sono dipendenti minacciati di licenziamento perché si rivolgono alla stampa (a noi di Informare in modo specifico).
Eppure nessuno vede o denuncia gli scarichi di comodo che, per alchimie di compensazione di altri cantieri, dove non esiste la scusa extracomunitari e quindi costretti a rispettare i parametri imposti dalla legge per la differenziata, vengono scaricati con bolle di comodo sulle nostre quote. Come non vedere cosa avviene per il ritiro dei rifiuti sui lidi balneari, dove esistono lidi di serie A e di serie B. In questo marasma dov’è la politica? E i controlli sul cantiere per la verifica dei mezzi? I servizi e lo spazzamento stradale fatto senza una chiara tabella di comparazione e il lavaggio dei bidoni di raccolta, la spazzatrice?
ll pesce puzza dalla testa e anche questo è risaputo: detto ciò chiudiamo questo ennesimo e accorato contributo che vuole essere un appello a tutti: forze dell’ordine, procura e cittadini! Noi aspettiamo ancora tempi migliori in cui potremo farci vedere come comunità allargata nella fruizione di servizi importanti ed economicamente rilevanti. Ma ancora una volta il domani non è oggi né tanto meno è ieri.