Abbiamo già ampiamente denunciato l’omissione da parte del comune di Castel Volturno dei dati inerenti la raccolta differenziata. L’ultima relazione pubblicata sul sito del comune, infatti, risale a Marzo 2021. Da oltre due anni i cittadini non hanno a disposizione un resoconto che l’amministrazione è tenuto a pubblicare, oltre che a richiedere all’azienda interessata del servizio (Isvec srl).
Dopo la nostra inchiesta, verifichiamo oggi che nell’Area Amministrazione Trasparente – Informazioni Ambientali, il comune ha pubblicato i dati sulla raccolta differenziata inerenti i mesi di dicembre e novembre. Nel mese di novembre la percentuale di raccolta differenziata raggiunta è del 35,21% mentre nel mese di dicembre si assesta sul 35,07%.
L’omissione sulla differenziata continua
Il documento pubblicato dal comune scaricabile QUI è completamente omissivo dei punti più importanti del servizio di nettezza urbana. Manca un raffronto mensile con i dettagli sulle percentuali per tipo di rifiuto (imballaggi, metalli, biodegradabili, carta e cartone etc.); oltre ad essere assente un dettaglio sulle eventuali anomalie riscontrate. Un paradosso se pensiamo ai tantissimi cumuli di rifiuti che si trovano in aree come Destra Volturno e Pescopagano, o nelle arterie interne della Domitiana.
Oltre all’assenza di un dettaglio dei dati, risulta davvero mortificante per i cittadini vedere che in due anni di continua omissione il comune sia riuscito a partorire solo due numeri in riferimento ai soli mesi di novembre e dicembre. Restano un mistero i dati che vanno da Marzo 2021 a Ottobre 2022.
La politica comunale sta in silenzio sulla differenziata
Il fatto peggiore è che l’amministrazione comunale è del tutto silente nel rispondere alle sollecitazione della stampa, con un chiaro disinteresse nel far pervenire ai cittadini relazioni dettagliate su un tema centrale per il territorio come la raccolta rifiuti. L’amministrazione non solo sembra non chiedere all’azienda un raffronto dettagliato, ma è silente sull’analisi del lavoro svolto per il servizio di nettezza urbana. Un incredibile controsenso se pensiamo che l’amministrazione svolge un ruolo di controllo nei servizi appaltati a privati.
A fronte di un’assenza massiccia e perdurata dei dati, resta solo un miraggio la soglia del 65% di raccolta differenziata che il comune e l’azienda avevano come obiettivo stabilito nell’appalto siglato.