In questi giorni si sta discutendo sull’opportunità del ricorso al TAR fatto dai Balneari rispetto ad un progetto (una villetta comunale) che fa parte della Transazione Stato/Coppola, e già in passato, si è tentato più volte di cambiare la destinazione di quest’opera.
La richiesta dei balneatori sarebbe di dare meno spazio alla villetta pubblica e più spazio ai parcheggi per i bagnanti in estate. Una richiesta che secondo le loro esigenze è legittima, ma non certo per i cittadini, visto che questa villetta deve essere costruita coi soldi del privato, e fa parte di quelle opere che la soc. Coppola doveva realizzare per avere occupato i suoli del demanio pubblico. Noi restiamo convinti che essendo una transazione con valutazioni economiche fatte e con i relativi progetti approvati, in mora a qualsiasi piano urbanistico o altro, non possa essere più cambiato, nemmeno con la semplice volontà dell’amministrazione locale, che non è parte in causa diretta su quei terreni, bensì andrebbero coinvolti tutti i poteri dello Stato che hanno partecipato a quel piano e redatto gli atti e convenzioni … Seppure in urbanistica tutto è possibile, spesso capita che dei dirigenti si forniscano di un parere di un dotto professore, e gli ostacoli vengono superati…, tranne poi, qualche abile magistrato si accorge, che quei pareri sono formali e non sostanziali …utilizzati ad uso proprio, per interessi privati commettendo un reato.
Di questa vicenda vorremmo dare corretta informazione ai cittadini, anche se non è semplice, cercheremo di mettere a disposizione la documentazione in nostro possesso e per far comprendere che tra le società Coppola e lo STATO c’è stata una TRANSAZIONE. Cosa vuol dire?
(43 MILIONI DI EURO) a tal proposito alleghiamo gli screenshot che indicano le cifre e le opere da realizzarsi (il primo quadro specifica costi che le due società avrebbero dovuto pagare per poter sanare gli immobili esistenti su quei terreni).
Tutto ciò deciso e stabilito direttamente al Ministero con un atto che interessa varie strutture dello Stato.
A carattere locale la prima parte, quella progettuale e forse più significativa fu fatta con la partecipazione dell’amministrazione Scalzone, e solo nella fase conclusiva e per l’accettazione e firma, dall’amministrazione Nuzzo.
(questi i fatti e gli atti incontrovertibili e documentati).
Di queste opere NON è possibile secondo noi. cambiare nulla, vanno realizzate come approvate e valutate e sono a totale carico della parte privata (soc. Coppola e quindi unicamente quella che fa capo agli eredi ).
Credo, ed è un riflessione personale…trattasi più di una “mossa” politica, che per il momento serve a prendere tempo, nella speranza che cambino gli scenari a Piazza Annunziata e si possano risistemare le carte in tavola.
di Tommaso Morlando