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Castel Volturno: la trasparenza è un diritto

Redazione Informare 02/03/2022
Updated 2023/05/08 at 4:34 PM
8 Minuti per la lettura

Castel Volturno: la trasparenza è un diritto

Un comune che spende oltre 10 milioni di euro all’anno per il servizio di raccolta rifiuti, non può peccare di poca o nulla trasparenza. Purtroppo, è questo il caso del comune di Castel Volturno, territorio estremamente sensibile all’emergenza rifiuti, ma che è costretto ancora a subire silenzi e fallimenti.

Proprio sulla trasparenza notiamo che, all’interno del sito ufficiale del comune, i dati sulla raccolta differenziata sono fermi a Settembre 2021, mese in cui subentrava la nuova ditta responsabile della raccolta rifiuti (Isola Verde Ecologia srl) e vincitrice di un appalto della durata di 10 mesi.

Al momento, quindi, ai cittadini castellani è stato negato il diritto di conoscere la reale percentuale di raccolta differenziata sul loro territorio; un dato molto importante dato che all’interno della gara ponte vi era l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata a Castel Volturno.

Sconcertati da questa mancanza di trasparenza, da dicembre 2021, abbiamo prontamente contattato l’Arch. Francesco Pirozzi, dirigente dell’Area Ambiente e Territorio, che nonostante la disponibilità personale, fa “sottendere” che ha disposizioni politiche di non rilasciare i dati.

Bisogna chiarire, però, che l’omissione di tali dati non può che essere imputabile all’Assessore all’Ambiente e Vicesindaco Pasquale Marrandino, responsabile della trasparenza all’interno del suo settore di competenza, (…) non è certo facile continuare ad ammettere il totale fallimento di una gestione personalistica e fuori da qualsiasi schema istituzionale che comporta costi aggiuntivi per i cittadini di oltre 1 milione di euro all’anno e di cui interesseremo la Corte dei Conti.

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Inutile dire che non esistono spiegazioni del perché dopo ben tre anni dall’insediamento quest’amministrazione non metta in campo un piano industriale, che in realtà ha già commissionato e pagato e che giace nei cassetti del solito Marrandino, il novello Cosimo dei Medici castellano, anche se le sue opere sono pezzotti di mala fattura.

Per far fronte ad una mancanza di informazioni utili sul fronte rifiuti risulta automatico chiedersi perché non sono ancora state attuante le seguenti norme inserite nel capitolato d’appalto della nuova ditta.

A) La carta dei servizi, che deve essere redatta entro quarantacinque giorni dalla data di stipulazione del contratto in collaborazione con le associazioni consumeristiche e di categorie presenti sul territorio.

B) Raccogliere in modo differenziato almeno il 65% dei rifiuti urbani dal sesto mese contrattuale (quantità massima di rifiuti urbani indifferenziati 30%) e sino alla scadenza del contratto. Le predette percentuali sono riferite alla media annuale.

Ma l’impossibilità di conoscere i numeri è solo il principio di un’inefficienza politica che si misura attraverso i dati. Il comune di Castel Volturno spende oggi ben 10 milioni di euro l’anno per la raccolta rifiuti, con 2 milioni di euro di attrezzature concesse dalla Regione Campania e un cantiere di 67 operatori ai quali si sommano altri 50 trasferiti al comune dalla Regione. Con queste disponibilità, in termini di risorse e personale, il comune castellano potrebbe essere una piccola Svizzera.

Perché non lo è? È proprio nella risposta a tale quesito che emergono i deficit di una politica ancora incapace di affrontare il problema in modo professionale. E i 50 operatori della Regione Campania trasferiti al comune di Castel Volturno? Possiamo solo dire che sono regolarmente pagati, ma di un loro impiego effettivo neanche l’ombra.

In un’intervista rilasciata al nostro giornale in data 08/10/2021, il sindaco di Castel Volturno Luigi Petrella affermava: «Quando su un cantiere con oltre 70 persone non riusciamo a tenere il territorio pulito significa che c’è qualcosa che non funziona e se ci sono operatori che non fanno il loro dovere, vanno mandati via».

Un’analisi giusta qualora non ci fossero ben 50 operatori non impiegati nella raccolta (ma pagati), oltre 1 milione e mezzo di euro di attrezzature in parte abbandonate in un campo e 10 milioni di euro spesi ogni anno per la raccolta; queste non sono responsabilità personali di ciascun operatore ecologico, ma effetti di una mala-gestione politica del settore utile più a gestire voti che dare servizi. L’eterna storia, che in questo territorio, i diritti diventano delle concessioni.

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La funzione di controllo e indirizzo resta al comune, così come la gestione degli operatori ecologici del cantiere è in mano alla ditta; non si può continuare ad affibbiare ai lavoratori del cantiere inefficienze politiche così plateali. Per comprendere le dinamiche reali sulla raccolta abbiamo ascoltato uno dei rappresentanti dell’azienda Isola Verde Ecologia srl, Pasquale Silvestro, che ci ha fornito i dati di cui l’ente comunale è omissivo.

Avete il sostegno dell’amministrazione o ci sono difficoltà? Ad esempio con i pagamenti…

«Di arretrato c’è solo il pagamento di un canone, ma ad ogni modo l’azienda si è fatta carico ed ha elargito gli stipendi a tutti gli operatori».

Riscontrate sovrapposizione di ruoli da parte dell’amministrazione rispetto al cantiere?

«Purtroppo l’assessore (Marrandino n.d.r.) in alcune occasioni si comporta come se volesse fare il capocantiere, ma non dev’essere così. L’Assessore deve rappresentare il comune intero, non muoversi per intercettare futuri voti».

Per contratto, da questo mese dovreste arrivare al 65% di raccolta differenziata nel comune di Castel Volturno, diversamente vi sarebbero penalità a vostro carico. Qual è la situazione reale?

«Non superiamo il 32% di raccolta differenziata. L’ho detto più volte al dirigente dell’Area e ai preposti politici: noi facciamo la raccolta del quotidiano, come da calendario, e per tenere il paese pulito dobbiamo garantire anche la raccolta del secco indifferenziato, che ci costringere a scaricare presso la GISEC almeno 3 automezzi al giorno.

Se dovessimo attenerci unicamente alla raccolta del quotidiano, di venerdì i cittadini non riuscirebbero nemmeno a camminare per le strade di Castel Volturno tanta la presenza di rifiuti».

Alle dichiarazioni del dirigente Silvestro, si aggiungono i pareri del capocantiere Salvatore Ferraioli, al quale abbiamo chiesto una panoramica delle problematiche e attività del cantiere.

«Abbiamo i mezzi, anche se sulla sicurezza del cantiere si può sempre fare di più. Quello che notiamo è una mancanza di controllo del territorio, così sarà sempre più difficile avere strade pulite… senza controllo si può fare poco».

NUMERO PER SEGNALAZIONI RACCOLTA RIFIUTI

3442738270

(IL SERVIZIO È UN DIRITTO NON UN FAVORE)

di Tommaso Morlando

TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE

N°227 – MARZO 2022

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